Sanità in Sicilia

Screening mammografici: firmato accordo tra Regione e Europa Donne Italia per la sensibilizzazione

La Regione siciliana ha firmato un accordo con Europa Donna per migliorare l’efficienza e l’adesione allo screening mammografico sensibilizzando quindi sempre più donne sull’importanza della diagnosi precoce del tumore al seno. Questo è l’obiettivo primario del protocollo siglato dal Dipartimento per le attività sanitarie e osservatorio epidemiologico dell’Assessorato alla salute della Regione Siciliana ed Europa Donna Italia, che agirà sul territorio tramite la sua delegazione regionale.

L’attenzione alla prevenzione e alla promozione dello screening oncologico a livello territoriale nella nostra Regione è tra le priorità assolute del nostro Piano di Regionale di Prevenzione 2020-2025 che prevede uno specifico, vasto programma di azioni dedicate al suo potenziamento e ciò nella consapevolezza che la diagnosi preventiva dei  tumori – mammari, cervico-uterini, colonrettali etc -salva le vite delle donne e ha un immediato effetto positivo sul nostro sistema sistema sanitario, orientato all’equità di accesso alle cure, all’intersettorialità, alla corretta informazione e comunicazione per la salute e alla medicina genere specifica”, afferma l’assessore regionale alla salute, Ruggero Razza.

L’emergenza sanitaria degli ultimi due anni ha limitato ulteriormente l’adesione allo screening e tuttora alcune realtà sono impegnate a recuperare il ritardo accumulato. Eppure, è bene ricordarlo, lo screening mammografico è un diritto delle donne ma soprattutto è un’assicurazione sulla vita poiché è stato dimostrato che è in grado di ridurre fortemente la mortalità per tumore al seno nella popolazione femminile.

Nonostante i progressi degli ultimi decenni, l’adesione delle donne ai programmi organizzati rimane ancora scarsa in alcune regioni, prevalentamente del Sud. In generale, infatti, è l’intero paese a risultare spaccato in due: l’adesione è alta nel centro-nord e scarsa nel centro-sud, con l’eccezione della Basilicata. La Sicilia è tra le regioni che continuano ad imprimere sforzi istituzionali considerevoli per coinvolgere sempre più donne a entrare nel programma di screening mammografico. Secondo quanto affermato dalla presidente della commissione salute regionale, Margherita La Rocca-Ruvolo, a margine dell’incontro con il Gruppo Italiano Screening Mammografico (GISMa) tenutosi nel settembre scorso, «C’è ancora tanto da fare in Sicilia per la prevenzione dei tumori al seno: su un target di 345.000 donne dai 50 ai 69 anni che ricevono a casa l’invito delle Asp delle varie province l’adesione al test mammografico è di circa il 30%».

Il protocollo d’intesa firmato dall’Assessorato della Salute siciliano e le associazioni che compongono la delegazione Europa Donna Sicilia è finalizzato, in questo scenario, a diffondere messaggi formativi, in ogni ambito sociale e in tutto il territorio regionale, per contribuire alla conoscenza della prevenzione e dell’importanza di sottoporsi agli screening oncologici organizzati. Tra le principali attività appannaggio delle volontarie: contribuire ad aumentare l’adesione e la fidelizzazione delle donne allo screening; contribuire a una maggiore efficienza e umanizzazione del servizio; agevolare e potenziare l’interazione tra centri screening ed eventuale secondo livello – in particolare con le Breast Unit; svolgere attività di informazione e sensibilizzazione nonché di accoglienza e supporto alle utenti; informare e sollecitare le donne non rispondenti. Le attività saranno concordate e coordinate con i centri gestionali screening e con la rete di referenti degli screening oncologici delle singole aziende sanitarie provinciali mentre la presenza delle volontarie, appositamente formate, sarà organizzata attraverso turni prestabiliti dall’associazione.

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