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Sclerosi multipla: trapianto staminali e chemio, la malattia non è progredita nel 70% pazienti

Un duplice approccio che vede ‘alleate’ chemioterapia e trapianto di cellule staminali del sangue, prelevate dal paziente stesso, per combattere le forme più resistenti e aggressive di Sclerosi multipla (SM) da cui, solo in Italia, sono affette circa 10mila persone.

Una combinazione che – sulla base di anni di osservazioni e follow up – si è dimostrata molto efficace ed apre a nuove speranze per tanti malati: nel 70% dei pazienti sottoposti alla terapia ‘combo’, infatti, a distanza di 10 anni la malattia non è progredita. La dimostrazione arriva da uno studio italiano presentato da Gianluigi Mancardi, professore di neurologia all’Università di Genova, al 38/mo Congresso del Comitato Europeo per il Trattamento e la Ricerca nella Sclerosi Multipla – Ectrims 2022. Lo studio – dal titolo ‘Efficacia del trapianto autologo: evidenze cliniche nelle forme a ricadute e remissione e nelle forme progressive‘ – raccoglie i dati italiani relativi a tale procedura, sperimentata in vari paesi a livello mondiale.

Il nostro è uno studio osservazionale che riporta l’esperienza italiana negli ultimi 20 anni in oltre 200 pazienti, con i centri di Genova e Firenze che hanno coordinato l’attività“, sottolinea Mancardi.

di Redazione
© Riproduzione Riservata
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