Passi avanti, anche in Sicilia verso la stabilizzazione del personale della dirigenza amministrativa professionale e tecnica del Servizio sanitario nazionale. Un emendamento aggiuntivo al collegato alla Finanziaria è stato approvato oggi all’unanimità dalla commissione Salute dell’Ars, presieduta da Margherita La Rocca Ruvolo, dopo l’audizione congiunta con la commissione Lavoro presieduta da Luca Sammartino.
L’emendamento, proposto dalle due commissioni a margine dell’audizione dell‘assessore regionale per la Salute Ruggero Razza e dei rappresentanti sindacali, è stato varato con il parere favorevole del governo. Il testo passerà adesso al vaglio della commissione Bilancio.
“Stiamo cercando così – dichiara La Rocca Ruvolo – di dare risposte concrete ai precari della sanità siciliana finora esclusi, per motivi tecnici legati al piano di rientro, dalle stabilizzazioni nel settore sanitario avviate dal governo regionale che hanno già coinvolto oltre quattromila lavoratori. Tra le soluzioni proposte oggi, quella dell’emendamento al ‘collegato’ ci è sembrata la più concreta e la più rapida per poter procedere anche con la stabilizzazione del personale della dirigenza amministrativa professionale e tecnica il cui bagaglio di esperienze e competenze acquisite negli anni è di fondamentale per poter mandare avanti la macchina sanitaria regionale“.
Ecco il testo dell’emendamento: “Nella Regione siciliana, in applicazione dei commi 1 e 2 dell’articolo 20 del decreto legislativo 25 aggio 2017, n. 75 si avviano le procedure di stabilizzazione per il personale dirigenziale e non dirigenziale del Servizio sanitario nazionale facente parte dell’area della dirigenza medica, sanitaria, veterinaria, professionale, tecnica e amministrativa nonché per il personale delle amministrazioni finanziate dal Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca ove lo stesso abbia maturato il periodo di cinque anni di lavoro negli ultimi otto anni rispettivamente presso diverse amministrazioni del Servizio sanitario nazionale o presso diversi enti e istituzioni di ricerca“.