Sanità in Sicilia

Sanità, Razza: “Migliorano i dati di performance dell’assistenza in Sicilia”

Migliorano i dati di performance dell’assistenza in tutto il Paese e, in particolare, in Sicilia, tra le prime regioni ad avere applicato metodi di valutazione comparativa degli esiti delle prestazioni sanitarie“. A dirlo è l’assessore alla Salute della Regione siciliana, Ruggero Razza, dopo la pubblicazione dei risultati del Programma nazionale di valutazione degli esiti dell’assistenza nelle regioni italiane coordinato da Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari).

Ruggero Razza

L’Isola è al di sopra della media nazionale per rapidità nell’assistenza ortopedica degli anziani. Nel caso di fratture di femore in età avanzata si registra, infatti, un incremento del 57 per cento dei pazienti sottoposti a intervento entro 48 ore, passando dal 13 per cento al 70,7 per cento.

La Sicilia si pone al di sopra (+6 per cento) della media nazionale (64,4 per cento) per tale indicatore. Anche nell’area cardiologica si registra un deciso passo in avanti.

La Sicilia è la prima Regione in Italia per tempestività di intervento nel campo dell’assistenza all’infarto. L’ 83 per cento dei siciliani colpiti da infarto ricevono cure immediate con trattamento in angioplastica coronarica (+12 per cento rispetto alla media nazionale). Si registra anche una riduzione dei decessi a 30 giorni, dopo un primo episodio di infarto e si stima che in un triennio siano stati circa 360 i decessi a 30 giorni evitati.

Sono i risultati di un programma dell’assessorato per la Salute che ha introdotto il miglioramento degli standard di qualità dell’assistenza in campo cardiologico, ortopedico e ostetrico per la valutazione dei direttori generali di aziende sanitarie provinciali e ospedaliere, che hanno potuto avvalersi della consulenza dell’Osservatorio epidemiologico della Regione siciliana. I dati del 2018 confermano un ulteriore incremento che supera l’85 per cento.

In calo in Sicilia anche i parti cesarei,  “Ciò significa che un siciliano ha la probabilità più alta di ricevere cure appropriate nei tempi previsti rispetto alla media degli italiani, un dato che valorizza l’impegno della rete cardiologica e dei professionisti sul territorio“, spiegano dall’assessorato alla Salute della Regione.

La Sicilia è una delle prime Regioni italiane ad avere introdotto la valutazione dei direttori generali attraverso l’assegnazione di obiettivi operativi misurabili tramite alcuni indicatori di esito previsti dal Programma nazionale dell’Agenas.

Nel caso dell’assistenza ostetrico-ginecologica da sempre la Sicilia, come il resto del Meridione, si distingueva per livelli di ricorso al parto cesareo tra i più alti del Paese, l’intervento adottato comporta un progressivo calo del ricorso a taglio cesareo (del 15,7 per cento nell’intero periodo) che, dal 39 per cento degli anni passati si è ridotto al 27,2 per cento.

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