I segretari regionali delle federazioni sanità e medici della Ugl, Carmelo Urzì e Raffaele Lanteri, hanno incontrato il direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale di Messina, Paolo La Paglia, per discutere delle problematiche riguardanti il servizio sanitario nella vasta area peloritana, alla presenza del segretario generale dell’Unione territoriale del lavoro messinese e responsabile Ugl sanità, Antonino Sciotto, nonchè dal segretario provinciale della Ugl medici, Giuseppe Mobilia.
Nel corso dell’incontro si è parlato soprattutto degli atti aziendali e delle nuove dotazioni organiche che, ovviamente, andranno a definire il nuovo assetto sanitario della provincia di Messina migliorandone l’offerta rivolta all’utenza. Tra le parti si è convenuto come quello attuale sia un momento di straordinaria importanza per l’attività programmatica del comparto sanitario, rivolta all’imminente futuro, ed in questo senso la provincia messinese riveste particolare importanza, vista la sua connotazione territoriale e la presenza di 108 realtà comunali che rende ancor più delicate le reti tempo – dipendenti.
“Ringraziamo il manager La Paglia per averci ricevuto ed ascoltato, ma soprattutto per la grande attenzione dimostrata nei confronti delle nostre idee a sostegno dei lavoratori del settore – dichiarano Urzì e Lanteri – Come organizzazione sindacale abbiamo offerto tutta la nostra di disponibilità alla collaborazione, mettendo in campo proposte e suggerimenti utili al miglioramento delle strutture a tutela dei cittadini e dei lavoratori stessi. Nell’occasione abbiamo voluto esprimere un plauso all’Asp di Messina per il potenziamento dei servizi di vigilanza armata nei pronto soccorso degli ospedali dopo alcune aggressioni avvenute nei mesi scorsi, ed abbiamo ribadito che la Ugl continuerà a battersi per l’istituzione dell’operazione di prevenzione “Ospedali sicuri” con la presenza di militari dell’Esercito nei nosocomi“.
Infine, la riunione è stata anche propizia per un confronto sul tema dei precari, tenuto conto che il prossimo 31 dicembre andranno in scadenza numerosi operatori sanitari e, quindi, in assenza di un loro rinnovo o stabilizzazione, le strutture ospedaliere soffriranno ancor di più essendo a corto di personale, visto che per i concorsi si è in attesa del completamento degli atti aziendali e delle dotazioni organiche.