Il 22 ottobre scorso su JAMA Internal Medicine è stato pubblicato un importante studio sulla associazione tra l’uso di alimenti biologici e il rischio di sviluppare tumori.
Il Nutri-Net-Santé ProspectiveCohortStudy ha seguito 68.946 francesi dal 2009 al 2016, registrando il tipo di alimenti utilizzati.
E’ stato costruito un punteggio sulla base del consumo di alimenti biologici ed è stata valutata la comparsa di nuovi casi di tumori per tutto il periodo dello studio. L’associazione è risultata evidente e il punteggio più alto, indicativo di una dieta con un elevato consumo di cibi biologici, ha ridotto il rischio di cancro del 25%.
Questa recente ricerca segue le raccomandazioni della World CancerFundation e dell’AmericanInstitute for CancerResearch sulle regole da seguire per prevenire il cancro.
Ecco le raccomandazioni:
- Stare in peso forma,
- Essere fisicamente attivo,
- Seguire una dieta ricca di prodotti integrali, vegetali, frutta e legumi,
- Limitare il consumo di fast-food e altri cibi ricchi in grassi, amidi (pane, pasta, riso etc.) e zuccheri,
- Limitare il consumo di carne rossa e di quella conservata,
- Limitare il consumo di bevande zuccherate,
- Limitare il consumo di alcool.
Gli esperti non dimenticano di invitare a non fumare e a moderare il consumo di sale.
Bisogna sottolineare che queste raccomandazioni derivano dalla opinione di esperti che fanno comunque riferimento alla letteratura scientifica disponibile. Tuttavia, se da una parte non si può dire che tali raccomandazioni derivino direttamente da prove incontrovertibili, sicuramente rappresentano delle regole utili per migliorare la qualità della vita.
Non ci si deve meravigliare che le prime raccomandazioni riguardino il peso e l’attività fisica. Infatti, l’obesità è un fattore associato ad un aumento rischio di varie forme di tumori e, inoltre, è un fattore di rischio cardiovascolare e metabolico. Quindi l’obesità è responsabile dell’aumentato rischio di ipertensione arteriosa, infarto miocardico, scompenso cardiaco, diabete mellito etc..
Gli ultimi dati, relativi ad una rilevazione del 2016, fanno venire i brividi: 1,97 miliardi di adulti e oltre 338 milioni di bambini e adolescenti sono in sovrappeso o obesi nel mondo. In Italia, inoltre, obesità e sovrappeso sono più frequenti soprattutto al sud così come le malattie cardiovascolari e metaboliche.
Obesità centrale, problemi di glicemia alterata, fino al diabete mellito, aumentati livelli di pressione arteriosa, fino alla malattia ipertensiva, bassi livelli di colesterolo HDL (quello buono) o di aumentati livelli di trigliceridi sono tutti criteri per la diagnosi della cosiddetta sindrome metabolica che come nel caso di un iceberg nasconde l’attivazione di tutta una serie di fattori responsabili dell’aumentato rischio cardiovascolare, metabolico e di varie forme di cancro. La cura? Dieta ed esercizio fisico!