Gli uomini è noto, non sono i pazienti più facili e sono meno sensibili delle donne alla prevenzione. Eppure una
semplice visita urologica potrebbe individuare precocemente il tumore alla prostata, del quale si ammala 1 uomo su 8 nel corso della vita. Nei confronti del proprio apparato riproduttivo essi hanno un rapporto ambivalente: fulcro dell’identità maschile ma fonte di vergogna quando si tratta di parlare di ‘certi argomenti’.
“Nel mese dedicato in tutto il mondo alla prevenzione del tumore alla prostata, crediamo nel potere persuasivo di madri, mogli, compagne e perché no, figlie nel persuadere gli uomini a sottoporsi ad una visita gratuita” è l’appello del Professor Salvatore Sansalone, Specialista in Urologia e Andrologia e Docente all’Università di Tor Vergata di Roma.
Quello alla prostata è il tumore più diffuso dai 50 anni con circa 36mila nuovi casi nel 2020. Un tumore che si sconfigge, dato testimoniato dal dato di 8 uomini su 10 sopravvissuti dalla diagnosi. Esistono cure e percorsi personalizzati ma la diagnosi precoce rimane un ‘focal point’ per un outcome positivo. Dopo aver spento le prime 50 candeline il controllo andrologico deve essere un appuntamento annuale, specialmente per chi abbia familiarità come padre o fratello che si siano ammalati.
Concetto, quello dei controlli periodici, che gli uomini faticano a fare proprio: una indagine della European Association of Urology ha rivelato convinzioni sconcertanti: solo il 26% degli uomini interpellati ha saputo spiegare a cosa serve la prostata e solo l’83% ha spiegato alcuni sintomi tipici dell’ipertrofia prostatica come inevitabili segni dell’invecchiamento.
Per tutto il mese di novembre è possibile prenotare una visita di screening gratuita presso il Poliambulatorio GISA di via Dottor Consoli 14 a Catania chiamando i seguenti numeri:
331-3369398
095-2180135