A Blufi, piccolissimo comune di 950 anime arroccato sul “tetto” della catena montuosa delle Madonie – lontano oltre mezz’ora di strade disastrate da qualsiasi struttura sanitaria -, a garantire il presidio dei servizi pubblici sono rimasti l’ufficio postale, la guardia medica, il medico di medicina generale e la farmacia rurale.
Quella di Blufi è una delle 42 farmacie rurali della provincia di Palermo che hanno aderito al progetto Federfarma-Sunifar-Teva di telecardiologia h24, in corso dallo scorso mese di novembre tramite 16 elettrocardiografi ospedalieri itineranti collegati in tempo reale, dalla rete di telemedicina Htn, con i cardiologi dell’Unità di malattie cardiovascolari dell’Università di Brescia.
Alle ore 20,30 di qualche giorno fa si è presentato al dott. Polizzotto un uomo che non aveva mai sofferto di cuore e in apparenza senza sintomi, richiedendo un elettrocardiogramma solo perché durante la giornata aveva avvertito “strani fastidi”. A dieci minuti dall’esame, la drammatica diagnosi del teleconsulto: era in corso un blocco atrioventricolare di grado severo. L’allarme lanciato dal cardiologo di Brescia ha consentito al paziente di essere trasportato in extremis al pronto soccorso dell’ospedale “Giglio” di Cefalù, dove è giunto dopo poco più di mezz’ora: subito ricoverato in terapia intensiva, l’indomani ha avuto impiantato un pace-maker.
Fra i cittadini che finora si sono sottoposti allo screening di telecardiologia nelle 42 farmacie rurali del territorio (47,62% femmine e 52,38% maschi), in oltre 30 casi sono state evidenziate anomalie che hanno fatto emergere pazienti in codice giallo per i quali è stato richiesto l’immediato approfondimento con uno specialista.
Anche alla luce di questa esperienza e dei risultati dei vari screening su diabete e ipertensione già effettuati presso le farmacie di Palermo e provincia, assume particolare importanza la tappa palermitana del “Tour della salute” e di “Crescendo in salute”, che sabato (per adulti) e domenica (per famiglie e bambini) prossimi in piazza Verdi, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19, metteranno farmacisti ed esperti a disposizione dei cittadini che vorranno sottoporsi a screening gratuiti per la ricerca del rischio di insorgenza di patologie croniche come diabete, ipertensione, malattie cardiovascolari e respiratorie, psoriasi, allergie; o che vorranno essere informati sui corretti stili di vita e di alimentazione e sull’importanza di un uso appropriato dei farmaci, che sia il più possibile aderente alla terapia prescritta.
Il “Tour della salute” e “Crescendo in salute”, organizzati dalle omonime associazioni in collaborazione con Federfarma e Teva, hanno già quasi completato il giro delle piazze d’Italia.
Sabato e domenica, in piazza Verdi a Palermo, all’interno di gazebo saranno offerti test gratuiti di autodiagnosi e un “percorso” che comprende il controllo di peso e circonferenza e della glicemia (utili all’individuazione di sindromi metaboliche), della pressione arteriosa, dell’udito, nonché spirometria, test gengivale e di igiene e prevenzione orale, e un questionario di analisi dei rischi.
Inoltre, saranno disponibili comparti dedicati all’alimentazione, all’osteopatia e fisioterapia e ai servizi alla persona. Infine, due tavole rotonde con esperti, dalle 17 alle 19,30: il sabato, dedicate a diabete e malattie cardiovascolari, psoriasi, stile di vita e alimentazione, broncopneumopatia cronica e ostruttiva, apnee notturne; la domenica, ad allergie alimentari e celiachia, allergie respiratorie in età pediatrica, corretta somministrazione del farmaco in età pediatrica, dermatite atopica, obesità infantile.
“La farmacia – dichiara Roberto Tobia, segretario nazionale di Federfarma e presidente di Federfarma Palermo – è diventata sempre più un punto di riferimento per i cittadini non solo per la dispensazione del farmaco, ma anche per essersi trasformata, in un mondo in rapida evoluzione, in un prezioso presidio sul territorio capace di erogare ulteriori servizi dedicati alla salute a tutto tondo. E’ la nuova ‘farmacia dei servizi’, voluta dal legislatore nazionale e finanziata con 36 milioni di euro per il triennio 2018-2020, la cui sperimentazione partirà nel 2020 in nove regioni italiane, fra cui la Sicilia, alla quale saranno assegnati circa 4 milioni di euro”.
In pratica, spiega Tobia, “la farmacia ora può erogare servizi cui spesso i cittadini faticano ad accedere presso le strutture pubbliche e la cui disponibilità, utile a due passi da casa, diventa spesso di vitale importanza nelle periferie e nei piccoli centri privi quasi di tutto e che sono invece presidiati dalle farmacie rurali, che rappresentano un terzo della nostra rete”.
“Oggi, quindi – aggiunge Tobia – col modello di ‘farmacia dei servizi’ ancora una volta si riafferma in Sicilia il valore di una farmacia territoriale indipendente al cui interno il cittadino può trovare anche molte di quelle prestazioni per la prevenzione e la salute finora appannaggio di ospedali e laboratori, come la possibilità di un check-up completo, diagnosi di telemedicina, prenotazioni di esami e visite ambulatoriali, consulti specialistici, screening gratuiti periodici”.
“La rete delle farmacie – sottolinea Tobia – ha sposato un modello di assistenza sostenibile, fortemente legato al territorio e ai cittadini, soprattutto a quelli che vivono distanti dalle strutture pubbliche. In particolare, i servizi di telemedicina attivati presso le farmacie, come quello in corso nelle aree interne della provincia di Palermo, spesso risultano fondamentali per salvare vite umane messe a rischio dalla mancata conoscenza della patologia, dalla difficoltà di effettuare controlli e dalla lontananza degli ospedali”.
“Quello della ‘farmacia dei servizi’ – conclude Tobia – è un ruolo che potrà diventare ancora più efficace per la salute dei cittadini se sarà svolto in sinergia con le strutture pubbliche e i medici di base. L’auspicio è che si possano al più presto sviluppare queste sinergie, a Palermo, in Sicilia e in tutto il territorio nazionale, affinché la professionalità dei farmacisti e la loro funzione di capillare presidio sul territorio possano integrarsi e supportare l’insostituibile e primaria assistenza fornita dal servizio sanitario pubblico”.