“Sugli ‘eroi del Covid’ sembra essere calato il silenzio da parte delle istituzioni. Tanto osannati ed esaltati durante il periodo della pandemia, utilizzati in piena emergenza e dimenticati una volta che lo stato di allarme pandemico è rientrato. Eppure, sono stati in prima linea, affrontando sfide senza precedenti e mettendo al servizio della comunità le nostre competenze e la nostra professionalità. Durante la pandemia, hanno lavorato duramente per garantire la sicurezza, la salute e il benessere di tutti“. Lo scrivono in una nota il coordinamento dei precari Covid che hanno proclamato lo stato di agitazione.
“Tuttavia, nonostante le battaglie per il riconoscimento dei nostri diritti a livello normativo ed interpretativo, appare evidente che le istituzioni, soprattutto a livello regionale, abbiano deciso di trincerarsi dietro al silenzio. Una situazione davvero umiliante per tanti operatori Covid, la cui professionalità e abnegazione sono state declassate e offese da scelte che sono andate in direzione contraria rispetto agli impegni e alle promesse fatte dalle istituzioni“, affermano. Queste le premesse della manifestazione promossa dal coordinamento regionale professionisti Covid che si terrà il prossimo martedì 25 luglio, con inizio alle 9,30, e che prevede un sit-in in piazza Ottavio Ziino, sede dell’assessorato regionale alla salute. I precari chiedono “la celere applicazione del protocollo anche per i tecnici ed i collaboratori professionali per il percorso di stabilizzazione”.