Un protocollo d’intesa è stato sottoscritto tra la Questura di Palermo e l’Assessorato alla Salute della Regione siciliana. La firma è stata apposta dal questore di Palermo, Renato Cortese, e dall’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, in veste di rappresentante del Centro di Controllo Qualità e Rischio Chimico, incardinato amministrativamente presso l’Azienda Ospedali Riuniti “Villa Sofia Cervello” di Palermo.
Il protocollo, è stato spiegato nel corso di una cerimonia che si è tenuta in Questura a Palermo, è finalizzato “a garantire lo svolgimento da parte del Laboratorio delle analisi dei campioni di fluido del cavo orale prelevati ai conducenti di veicoli – previa acquisizione del relativo consenso informato – dai medici in servizio presso l’Ufficio Sanitario Provinciale della Questura di Palermo nell’ambito dei servizi di controllo integrato del territorio volti alla repressione della guida in stato di alterazione psico-fisica dovuta all’uso di sostanze stupefacenti o psicotrope“.
Nell’ambito di tali servizi di controllo su strada, predisposti dalla questura, infatti, è presente di norma personale medico dell’Ufficio Sanitario Provinciale, che procede a visita medica, anche attraverso l’utilizzo di apparecchiature portatili in dotazione, per accertare l’eventuale stato di alterazione psicofisica del conducente del veicolo sottoposto a controllo.
A seguito della stipula del protocollo d’intesa, invece, i sanitari della questura, nel rispetto della riservatezza personale e senza pregiudizio per l’integrità fisica del soggetto sottoposto a controllo, procederanno al prelievo di campioni del fluido del cavo orale da stoccare in apposite provette che saranno successivamente analizzati presso i laboratori del Centro di Controllo Qualità e Rischio Chimico dell’Azienda Ospedali Riuniti Villa Sofia Cervello di Palermo per uno screening di II livello, in tal modo garantendo la necessaria catena di custodia del reperto.
Questa procedura garantirà una maggiore efficacia ai controlli, consentendo di individuare il consumo di sostanze ulteriori rispetto a quelle individuabili dai dispositivi portatili, portando così alla contestazione del reato previsto dall’articolo 187 del Codice della strada.
“E’ stato accertato – è stato spiegato nel corso della firma del protocollo – che i conducenti che si pongono alla guida di veicoli, dopo avere assunto sostanze stupefacenti o farmaci psicotropi, sono spesso responsabili di gravi sinistri con rilevanti conseguenze lesive; molte sostanze stupefacenti, ascrivibili alla categoria medico – legale delle cosiddette ‘nuove droghe’, come le Designer Drugs e Smart Drugs – in rapida diffusione specialmente tra i giovani – recano effetti eccitativi o inibitori del sistema nervoso centrale, provocando conseguenze psicofisiche talvolta impreviste; tali ‘nuove droghe’ sfuggono agli screening di I livello, ovvero quelli condotti con le apparecchiature portatili utilizzate dagli operatori che effettuano attività di controllo sulla sicurezza; risultano, invece, rilevabili solo a seguito di analisi, connotate da alto grado di sensibilità e specificità, quali quelle effettuate dal CQRC (Centro di Controllo Qualita’ e Rischio Chimico) dell’Azienda Ospedali Riuniti Villa Sofia Cervello di Palermo, che da anni ha sviluppato processi e metodologie innovative in merito”.
Dal protocollo d’intesa discende, inoltre, il reciproco impegno delle parti a condividere dati e risultati, anche a fini statistici o per eventuale divulgazione concordata, degli esiti dei rilevamenti effettuati.