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Parma Capitale della cultura, la sanità siciliana protagonista | Videointerviste

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La sanità siciliana sarà protagonista a Parma, la città scelta come Capitale della cultura per il 2020, così come già successo a Matera, con un appuntamento di due giorni che si svolgerà tra il 15 e il 16 febbraio allo Starhotel du Parc (Qui il programma).

Parma Capitale Italiana della Cultura 2020 è stata scelta per la capacità di proporsi, attraverso nuove metodologie processi di apprendimento, come guida di un movimento analizzato all’abbattimento degli ostacoli che impediscono l’accesso alla cultura. Un piano illuminato di Rinascimento, di una politica di inclusione e di approccio alle nuove tecnologie per incidere positivamente sul piano socio-culturale. Questi ambiti non possono ignorare l’importanza degli aspetti sanitari e socio-sanitari, in cui la “Sanità come Cultura” contribuisce al miglioramento dello stato di salute della popolazione. In questo contesto una vera governance di sistema, la sinergia tra pubblico e privato e il contesto economico devono contribuire al rafforzamento del Sistema Sanitario, rendendolo prima di tutto credibile e quindi sostenibile, al fine di realizzare un percorso ideale di migliore accesso alle cure.

Soltanto superando le mere logiche economicistiche, che in maniera miope potrebbero vedere il farmaco come voce di costo, si possono considerare le effettive ricadute economiche sul Sistema Sanitario, attraverso terapie efficaci e sicure in grado di ridurre le ospedalizzazioni e migliorare la qualità di vita dei pazienti. Da tutto questo consegue una reale riduzione dei costi diretti ed indiretti.

Un esempio è il paziente affetto da patologie croniche come ASMA e BPCO, per il quale oggi potrebbe ipotizzarsi un percorso diagnostico-terapeutico-assistenziale più funzionale ed efficiente, anche in considerazione della presenza di importanti comorbilità cardiovascolari e metaboliche. Tuttavia si impone innegabilmente la necessità di realizzare “documenti di consenso” in cui Clinici, Industria farmaceutica e Amministratori concordino serie azioni condivise. Tali strategie porrebbero davvero al centro il Paziente con i suoi bisogni, risolvendo quelli insoddisfatti e promuovendo percorsi di miglioramento continuo della qualità dell’assistenza. Tali azioni si possono condensare in due categorie: azioni condivise per rendere sostenibile il Sistema Sanitario e l’intero Sistema Paese e azioni coerenti e integrate per rispondere ai bisogni dei cittadini, riducendo gli sprechi ed ottimizzando l’uso delle risorse.

L’ASMA e la BPCO, insieme alle comorbilità cardiovascolari e metaboliche, rappresentano quelle malattie croniche non comunicabili che devono essere al centro di azioni efficaci e concordate a partire da documenti propositivi, che possano diventare strumenti decisionali per i policy-maker e tutti gli stakeholder. Parma è il luogo ideale per progettare il futuro del nostro Sistema Sanitario in un percorso iniziato a Palermo nel 2018.

Obiettivi formativi

A partire dalle principali patologie croniche respiratorie, come l’ASMA e la BPCO si vogliono condividere, con la Comunità tecnico-scientifica, tutti gli aspetti culturali ed innovativi analizzati alle buone pratiche assistenziali e di governance, con lo scopo precipuo di proporre modelli innovativi al fine di rendere sostenibile un Sistema sanitario, capace.

di Manlio Melluso
© Riproduzione Riservata
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