Il Pronto Soccorso dell’ospedale San Vincenzo di Taormina si lascia alle spalle un 2018 che ha fatto registrare numeri da record. Al termine dell’anno appena trascorso si sono infatti contati oltre 25 mila accessi. I ricoveri in Obi (Osservazione Breve Intensiva) sono stati quasi mille e un autentico boom si è registrato proprio sul finire del 2018, con 15 mila esami prescritti a dicembre. Proprio nel mese più recente si sono contate 18 mila 569 prestazioni in 31 giorni, con 1032 richieste di visite e consulenze, 13.288 di laboratorio, 1521 radiologiche e 2728 accessi in Pronto Soccorso.
Numeri che rendono in modo significativo l’idea della mole di lavoro che si registra nel reparto di Pronto Soccorso, diretto dal primario, dottore Mauro Passalacqua, che rappresenta il “cuore pulsante” dell’attività ospedaliera di contrada Sirina. Il 2018 ha confermato, in pratica, i dati del 2017, quando si era svolto in quella primavera (nel mese di maggio) il G7 ed in tal periodo il Pronto Soccorso era stato oggetto di importanti interventi di ammodernamento del reparto ed era stato soprattutto posto a disposizione dei Capi di Stato e delle delegazioni internazionali per eventuali emergenze in occasione del vertice dei potenti del pianeta.
Nella fase finale del 2018 un’ulteriore notizia positiva per il Pronto Soccorso concerne la sicurezza vista che sono entrate in funzione finalmente anche le telecamere di videosorveglianza che stanno contribuendo a dare un clima di maggiore serenità in un rapporto dove a ripetizione nel corso degli anni si sono verificati momenti di tensione con ripetuti tentativi di aggressione al personale medico e infermieristico. Le telecamere stanno rappresentando, in tal senso, un deterrente per arginare un fenomeno che aveva ormai assunto proporzioni preoccupanti e sul quale si sta, insomma, ponendo così una forma di contrasto.
Adesso l’aspettativa per l’anno appena iniziato è quella che possa esserci, al più presto, anche un potenziamento dell’organico effettivamente a disposizione del Pronto Soccorso, condizione operativa indispensabile per consentire ai medici di questo reparto per lavorare con maggiore efficacia e al contempo presupposto basilare per combattere l’atavico problema delle lunghe attese dell’utenza, che spesso è costretta ad attendere diverse ore prima di poter essere visitata.
Con la chiusura dell’Ospedale di Giarre, il bacino di utenza di Taormina si è esteso ai comuni confinanti del Catanese sino a Giarre e al versante sud est dell’Etna e, stando ad una relativa stima, circa il 65% del totale dei pazienti registrati al Pronto Soccorso del San Vincenzo, sia per prestazioni ritenute urgenti che per registrazione di accessi destinati a ricoveri in elezione, proviene da tale cintura geografica. In termini di accessi registrati, il Pronto Soccorso di Taormina viene considerato il primo per numeri insieme a quello dell’Ospedale di Milazzo, tra tutti gli ospedali della Provincia di Messina, con un’utenza spesso proveniente anche dalla Calabria.