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Voglia di ripartire e di tornare nei reparti di pediatria, è questa l’intenzione dell’associazione “Chi ama la Sicila” che da 10 anni opera all’interno dei reparti ospedalieri dell’ospedale Cervello di Palermo attraverso l’attività volontaria di Clown Terapia. Un lavoro che dona ai piccoli pazienti di pediatria, ortopedia pedriatica e pronto soccorso pediatrico momenti di leggerezza durante la degenza nella struttura.
Ad oggi però l’associazione si trova in uno stato di fermo dovuto all’emergenza Coronavirus, fronteggiata in prima linea dall’ospedale Cervello dichiarato Covid Hospital fino alla fine del 2020.
Un confronto che però non ha trovato luogo e che adesso lascia sospeso qualsiasi tentativo di riuscire a progettare una possibile ripartenza. lo scorso 30 giugno infatti il presidente dell’associazione aveva richiesto al direttore generale Walter Messina un colloquio per poter riuscire ad avere delucidazioni in merito, inoltre una letterea è stata scritta al Ministro della Salute Roberto Speranza per riuscire a concretizzare un possibile via libera e sollecitare la collaborazione dei dirigenti affinchè questo possa accadere.
Riportiamo qui di seguito la lettera indirizzata al Ministro Speranza scritta da Ugo Gravante:
“Buongiorno Sig. Ministro
Sono Ugo Gravante presidente dell’associazione “Chi ama la Sicilia di Palermo”, da oltre 10 anni dirigo un associazione di promozione sociale che si occupa a titolo volontario di Clown terapia presso i reparti pediatrici dell’ospedale Cervello di Palermo.
Una settimana fa ho chiesto un incontro con il Direttore Generale dell’ospedale Cervello e con l’assessore alla salute Regione Sicilia per valutare una ripresa concordata e programmata della Clownterapia nei reparti pediatrici dell’ospedale. Non sono riuscito ad incontrare nessuno. La mia associazione dopo più di 10 anni di attività oggi si ritrova “bloccata” e gradirei un suo suggerimento per valutare la ripresa di questa nobile e importante attività collaterale alla quotidianità dell’ospedale.
Mi risulta che l’ospedale è stato dichiarato Covid Hospital sino a fine anno 2020, ma è pur vero che oggi nella nostra regione Sicilia l’indice di contagio è per fortuna contenuto. Ritengo che la Clownterapia sia ad ogni modo una attività importante di sostegno morale per i piccoli degenti e per tutto il personale medico dell’ospedale. Resto in attesa di un suo cortese riscontro.”
I volontari dell’associazione rimangono intanto in attesa, impazienti di ritornare al loro servizio per le camere colorate dei piccoli ospiti della struttura. A loro si uniscono inoltre i 10 nuovi volontari che hanno fatto rihiesta di inserimento nel gruppo per poter lavorare a fianco dell’associazione, ma purtroppo questo non accadrà prima del via libera del Direttore Generale, il quale stabilirà quando e come sarà possibile poter ricominciare la Clownterapia all’interno dei reparti pediatrici.