Il direttore generale dell’Asp di Siracusa Alessandro Caltagirone ha effettuato un ulteriore sopralluogo nell’area del nuovo pronto soccorso dell’ospedale Umberto I di Siracusa per verificare lo stato di avanzamento dei lavori di adeguamento strutturale e tecnologico e acquisire informazioni sui tempi certi di completamento. Dai tecnici ha ricevuto rassicurazioni che per la seconda metà di settembre l’area sarà completata in tutti i suoi aspetti e si potrà procedere alla sua inaugurazione con il trasferimento del Pronto soccorso dalla attuale sede provvisoria dove, dopo un veloce riadeguamento dei locali, rientrerà da Avola il reparto di Oncologia.
Accompagnato dal direttore dell’Ufficio Tecnico Rosario Breci, il direttore generale Caltagirone ha visitato il cantiere ed ha preso atto della realizzazione delle opere migliorative concordate a seguito dei precedenti sopralluoghi per la creazione di un nuovo Pronto soccorso molto ampio e confortevole tanto per gli utenti che per gli operatori, con percorsi continui e regolamentati, che si estende sino a tutta la zona della ex rianimazione dove è stata creata, tra l’altro, una holding area attrezzata di posti letto e nuovi arredi.
In via di completamento, ancora, i lavori di realizzazione dell’ampia e particolare sala di attesa alla quale è stato destinato l’intero edificio prospiciente l’ingresso del Pronto soccorso, dove era allocato, tra gli altri, il posto di polizia, a cui è stata individuata una migliore e più adeguata sistemazione all’interno dell’area di emergenza.
“Pur comprendendo le legittime aspettative della collettività per un Pronto soccorso con ambienti più consoni rispetto agli attuali – ammette il direttore generale – ho ritenuto opportuno attendere il completamento dei lavori e delle dotazioni di arredi e tecnologiche, compresa la nuova apparecchiatura di radiodiagnostica che ci è stata consegnata soltanto in questi giorni, per evitare disagi con lavori in corso e consegnare alla cittadinanza, un nuovo Pronto soccorso completo in tutti i suoi aspetti. Particolare menzione merita la sala di attesa, ideata secondo i principi biofilici e di umanizzazione degli ambienti e dei servizi. E’ mio desiderio – conclude il direttore generale Caltagirone – realizzare spazi per la cura orientati quanto più possibile alla persona nella sua interezza, fisica e psicologica, contribuendo al miglioramento della qualità di vita di tutti i fruitori dal personale sanitario, ai pazienti, agli accompagnatori. Seppur in presenza di un progetto di realizzazione del nuovo ospedale, le attuali strutture devono essere mantenute al passo con i tempi e allineate ai più moderni standard assistenziali”.