A due settimane dalla conclusione del 2018, il Pronto Soccorso dell’ospedale San Vincenzo di Taormina si avvia a raggiungere e superare i dati record del recente biennio. Il reparto diretto dal dottore Mauro Passalacqua continua, infatti, a lavorare a pieno ritmo ed è già arrivato ad oltre 23 mila 500 accessi. I numeri sono ormai prossimi a raggiungere il dato dei 26 mila accessi registrati nel 2016 e nel 2017. Ma alle porte del nuovo anno nel reparto che rappresenta il “cuore pulsante” dell’ospedale di Taormina l’aspetto più confortante è soprattutto quello che sta arrivando dalle telecamere finalmente posizionate di recente dall’Asp ed attive a tutela del personale medico ed infermieristico, che in tante circostanze in questi anni si è trovato a dover fronteggiare episodi di aggressioni ed anche tentativi di danneggiamento dei locali ospedalieri.
Già nelle recenti settimane il sistema di videosorveglianza da poco entrato in funzione ha consentito di risolvere alcune situazioni di tensioni che si erano nuovamente create al Pronto Soccorso, dove permane comunque la problematica delle costanti richieste di prestazioni assistenziali da parte di una vasta utenza che si reca in contrada Sirina dall’intero comprensorio ionico ed alcantarino sino ai centri dell’etneo penalizzati dalla chiusura del presidio di Giarre.
Non a caso anche nell’odg trasmesso alla Regione Siciliana, il Comune di Taormina, con una presa di posizione condivisa da tutte le componenti politiche locali del Consiglio comunale, ha impegnato l’Amministrazione a sottoporre al presidente della Regione, Nello Musumeci e all’assessore alla Salute, Ruggero Razza la questione delle difficoltà oggettive a cui va incontro il presidio e soprattutto il Pronto Soccorso di Taormina, dove occorre potenziare l’organico del reparto per mettere il personale medico di operare con maggiore serenità ed efficacia e per scongiurare i momenti di tensione e le lunghe attese a cui sono costretti tante volte gli utenti che giungono in ospedale.
Con la chiusura dell’Ospedale di Giarre, il bacino di utenza di Taormina si è esteso ai comuni confinanti del catanese sino a Giarre e al versante sud est dell’Etna e, stando ad una relativa stima, circa il 65% del totale dei pazienti registrati al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Taormina, sia per prestazioni ritenute urgenti che per registrazione di accessi destinati a ricoveri in elezione, proviene da tale cintura geografica. In termini di accessi registrati, il Pronto Soccorso di Taormina viene considerato il primo per numeri insieme a quello dell’Ospedale di Milazzo, tra tutti gli ospedali della Provincia di Messina, con un’utenza spesso proveniente da tutte le provincie siciliane sino alla zona meridionale della Calabria, e richiedenti ricovero presso le varie unità operative di Taormina.