Lo sport che sia amatoriale, dilettantistico o agonistico non fa male.Tuttavia alcune volte assistiamo a degli eventi tragici di morte improvvisa negli atleti. Questo evento, che si verifica con una frequenza inferiore al 2% rispetto alla popolazione che pratica attività fisica, insorge in un brevissimo arco temporale dall’inizio della sintomatologia, preceduta da un’improvvisa perdita di coscienza.
Le cause
Questa condizione colpisce maggiormente gli uomini rispetto alle donne. La morte improvvisa, generalmente è dovuta a causa di un deficit funzionale a carico meccanico o elettrico. La maggior parte delle persone decedute per questo evento, all’esame post-morte risultavano affette da aterosclerosi (fino all’ 80% dei casi), anomalie congenite e cardiomiopatie, quest’ultime prevalentemente in soggetti sotto i 35 anni.
La visita medico sportiva
Prendendo spunto dal caso del giocatore di calcio Cassano, a cui fu riscontrata la patologia del forame ovale pervio, si capisce l’importanza di effettuare una visita medico sportiva.
La legge in merito è molto chiara, in Italia, tutti gli sportivi che praticano attività fisica, sia livello agonistico che non agonistico, devono sottoporsi a visita clinica e ad accertamenti clinico strumentali.
La medicina dello sport risulta essere, considerata la sua multidisciplinarità (cardiologia, fisiologia, dietologia, ortopedia etc.) di primaria importanza non solo per il mondo dell’agonismo sportivo ma anche, e soprattutto, per il mondo amatoriale.
Effettuata dal medico specializzato in medicina dello sport, deve valutare:
Anamnesi preliminare - Valutazione antropometrica
- Valutazione cardiovascolare
- Valutazione polmonare
- Valutazione oculistica
Quindi la visita di idoneità sportiva se eseguita con scrupolosità, oltre ad un valore fondamentale per praticare uno sport o una qualunque attività fisica, risulta avere un ruolo fondamentale per la prevenzione, poiché è un filtro che può consentire di individuare le condizioni di rischio, nonché le patologie nascoste.