Sono diversi i lotti di Moderna sospesi in Giappone per una “strana” contaminazione da particelle nere. È dalla metà di agosto che gli incidenti hanno spinto le autorità nipponiche a sospendere i lotti incriminati, più quelli adiacenti, in attesa di chiarezza sulla natura di queste impurità ancora non identificate.
Il Giappone ha sospeso in meno di una settimana 1,63 milioni di dosi del vaccino messo a punto da Moderna. Purtroppo ancora non si sa molto su queste “particelle”, però sembrerebbero essere state identificate due potenziali fonti della contaminazione. La prima potrebbe essere legata a una linea di produzione della casa farmaceutica spagnola Rovi, che distribuisce il vaccino in Europa e in numerosi Paesi del mondo e a detta dell’azienda, l’origine della contaminazione potrebbe risiedere in una delle sue linee di produzione, pur specificando che fino ad ora “non sono stati identificati problemi di sicurezza o efficacia in relazione al vaccino”.
La seconda, secondo il Ministro della Salute, del Lavoro e del Benessere Norihisa Tamura, ha a che fare con l’inserimento errato degli aghi: l’introduzione non corretta degli aghi avrebbe determinato la rottura dei tappi in gomma delle fiale.
Le indagini stanno ancora continuando, nonostante il blocco dei lotti imputati sia arrivato dopo che poco meno di 4mila cittadini giapponesi avevano ricevuto l’iniezione di Moderna dallo stesso lotto.
In totale, in Giappone sono state sospese più di 2,6 milioni di dosi del vaccino di Moderna: due persone – una di 38 anni e una di 30 – sono morte dopo la somministrazione di vaccini dai lotti contaminati, ma non è ancora chiaro se ci sia un collegamento tra le due cose.
Takahiro Kinoshita, fisico e vicepresidente dell’associazione Cov-Navi, ha detto a Reuters che è improbabile che la contaminazione di sostanze esterne sia direttamente legata alle morti improvvise. E questo perché se le sostanze contaminanti fossero state così pericolose da causare la morte ad alcune persone, probabilmente molte più persone avrebbero sofferto degli stessi sintomi dopo la vaccinazione.