Guarda le video interviste in alto
In Sicilia, in controtendenza con le altre regioni italiane, si registra una recrudescenza delle malattie sessualmente trasmissibili, a partire dalla sifilide, che ha registrato, nel 2018, una percentuale di incidenza dell’8%, in linea con il dato nazionale.
Da qui parte il progetto dell’assessorato regionale alla Salute, studiato e messo a punto con le aziende sanitarie delle nove province dell’Isola, che prevede una settimana di iniziative per la prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili. L’iniziativa, che prende il via il 25 novembre, proseguirà per una settimana, fino al primo dicembre.
Si svolgeranno screening, consulenze mediche e psicologiche e verranno fornite tutte le informazioni sulle infezioni che possono essere contratte sessualmente: dall’Hiv alla sifilide, appunto, dalla gonorrea alla clamidia, dal papilloma virus fino all’herpes genitale. Test, screening ed esami, tutti gratuiti e in forma anonima, potranno essere effettuati senza prenotazione e senza presentare ricetta medica da tutte le persone di età compresa tra i 18 e i 40 anni. Da lunedì a venerdì i punti di accoglienza resteranno aperti dalle 8 alle 17, mentre domenica fino alle 12.
“Occorre diffondere la cultura prevenzione, in particolare tra i più giovani – ha commentato l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza – La Sicilia vede crescere l’incidenza delle malattie trasmissibili: aumenta l’incidenza della sifilide, della gonorrea. Tutto questo ci ha spinto a mettere in campo questa iniziativa, che ha un duplice scopo: la prevenzione, appunto, e, attraverso la raccolta dati, una migliore comprensione della diffusione delle malattie sessualmente trasmissibili“.
“I destinatari – spiega la dirigente generale dell’assessorato Maria Letizia Diliberti –, sono donne e uomini tra i 18 e i 40 anni, un target che abbiamo selezionato su base statistica. Ci si potrà prenotare direttamente presso i punti di accesso delle Asp. Stiamo lavorando sulla prevenzione dei più giovani – afferma –, stiamo cercando di coinvolgere i ragazzi delle scuole medie superiori“.
“L’Asp – afferma Daniela Faraoni, direttore generale dell’Azienda sanitaria di Palermo, capofila del progetto – è impegnata a indirizzare la nostra mission verso la prevenzione. Dovremmo destinare il bilancio sempre più verso la prevenzione per evitare di trovarci poi a spendere in fase di insorgenza di patologie. Il nostro progetto è di incidere su cultura e costumi dei nostri cittadini, per questo – conclude – dobbiamo sapere instaurare attività di concerto con altri enti come le scuole“.