Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, più del 50% dei decessi a causa di patologie cardiovascolari potrebbe essere prevenuta con misure di prevenzione e controllo dei fattori di rischio che prevedono cambiamenti nello stile di vita.
I principali fattori che mettono a rischio di problemi cardiovascolari (come infarto, ictus e scompenso cardiaco) sono obesità addominale, dieta squilibrata, inattività fisica e uso di tabacco, fortunatamente, questi sono fattori che si possono modificare. Il primo passo per ridurre il rischio cardiovascolare è controllare il peso, mantenere la circonferenza addominale entro certi limiti (102 cm per l’uomo e 88 cm per la donna, secondo i criteri ATP III) e astenersi del fumo.
Un intervento nutrizionale specifico è una strategia efficace per modificare le abitudini alimentari errate e ottenere dei benefici. Lo conferma una revisione sistematica pubblicata nel gennaio del 2018 su Nutrients in cui sono stati valutati in particolare due approcci dietetici: la Dieta Mediterranea e la Dieta DASH (acronimo di Dietary Approaches to Stop Hypertension) nella prevenzione primaria di eventi cardiovascolari.
La dieta DASH, che ha suscitato molto interesse grazie ai suoi effetti positivi sulla pressione arteriosa, punta al consumo di frutta, verdura, cereali integrali, pollame, pesce, noci e latticini a basso contenuto di grassi e riduce al minimo il consumo di carne rossa, dolci e bevande zuccherate, abolendo l’aggiunta di sale.
Ovviamente il regime alimentare deve essere equilibrato e ben bilanciato in base alle singole esigenze. Ancora una volta, dunque, si conferma che l’alimentazione è il primo strumento nella prevenzione delle patologie.