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Per conoscere più a fondo questo argomento abbiamo coinvolto figure di rilievo della Sanità siciliana, come l’Ing. Mario La Rocca, Dirigente Generale del Dipartimento per la Pianificazione Strategica, il quale ci ha esposto una panoramica sugli aspetti legati alla donazione del sangue e l’importanza di questo gesto da parte dei donatori. Ci siamo poi spostati presso il D.A.S.O.E. Dipartimento per le Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico della Regione Siciliana, lì abbiamo incontrato il Dott. Giacomo Scalzo, Dirigente Responsabile del Servizio 6 – Trasfusionale, il quale, tra i vari argomenti tecnici e di sensibilizzazione, ha posto l’attenzione proprio sulla necessità di un ricambio generazionale tra i donatori di sangue, visto che l’età massima per poter donare il sangue è di circa 65 anni, tranne in casi specifici in cui si può donare fino ai 70 anni, previa valutazione clinica. L’aspetto più allarmante per le necessarie quantità di donazioni arriva proprio nel periodo estivo, quando si registra una significativa riduzione dei donatori, ed è lì che è necessario porre in atto delle campagne di sensibilizzazione mirate, così come sta facendo proprio l’Assessorato Regionale con alcune campagne che coinvolgono i corpi di Polizia e dell’Esercito, senza trascurare il valore del coinvolgimento degli studenti, e quindi l’importanza della partecipazione di scuole e istituti al fine di trasferire agli studenti il senso civico, altruistico e rispettoso del prossimo per aumentare il numero di donatori giovani. Infine ci siamo recati al CRT di Palermo, il Centro Regionale per i Trapianti nella sua sede di Palermo presso l’ARNAS Civico, da lì, in collegamento telematico con Catania, abbiamo potuto intervistare il Coordinatore Regionale del CRT, il Dott. Giorgio Battaglia, con cui abbiamo ulteriormente approfondito altri aspetti legati alla donazione, come i vantaggi per i donatori, che ricevono delle cure e attenzioni sanitarie importanti e continuative, soprattutto per i donatori periodici. Non sono mancati i riferimenti legati al periodo della pandemia, analizzando eventuali avversità nei casi di contagio da Covid, eventualità che si sono dimostrate per nulla ostative ai fini della donazione.