ISMETT punto di riferimento per i trapianti nel bacino Euro Mediterraneo anche in questo periodo di pandemia. Sono due i pazienti provenienti dalla Grecia, sottoposti a ISMETT a trapianto di fegato.
I due pazienti sono giunti in Sicilia per un complesso trapianto considerato nel loro Paese troppo difficile da realizzare. Si trattava, infatti, di due interventi estremamente complessi per le condizioni dei due pazienti. “Nel primo caso – spiega il prof. Salvatore Gruttadauria Direttore del Dipartimento per la Cura e lo Studio delle Patologie Addominali e dei Trapianti di ISMETT – l’intervento era particolarmente complesso a causa della gravità dell’insufficienza del fegato, mentre nel secondo caso il trapianto risultata estremamente difficoltoso per l’estesa trombosi dei vasi venosi del fegato”.
Considerata la complessità dei casi, il Governo greco si è attivato attraverso l’Italian Gate del Centro Nazionale dei Trapianti per poter trovare un Ospedale che si prendesse la responsabilità di eseguire questi particolari interventi. ISMETT – considerata la vasta esperienza nel campo del trapianto e chirurgia addominale – ha risposto all’appello del Governo Greco, accettando di prendere in carico i due pazienti.
K.C. di anni 61 è stato trasferito in ISMETT in elisoccorso lo scorso ottobre dalla Grecia con una gravissima insufficienza epatica e trapiantato dopo pochi giorni dal suo arrivo a Palermo. B.M. di anni 32 – che viveva in Sicilia dallo scorso marzo a causa di una gravissima malattia vascolare del fegato– è stata trapiantata lo scorso mese.
“I due pazienti – sottolinea ancora il prof. Gruttadauria – stanno adesso bene. Le loro condizioni sono considerate buone e sono stati dimessi da alcuni giorni anche se ancora resteranno in Sicilia per i consueti controlli post –trapianto”.
L’Istituto è ormai un vero e proprio punto di riferimento per la chirurgia addominale nel bacino Euro Mediterraneo. Nell’anno in corso, ISMETT ha attratto pazienti provenienti dalla Serbia, dalla Grecia, Malta e da altre regioni italiane, realizzando il 4% degli interventi su pazienti non siciliani, con risultati di alta qualità ed eccellenza così come riportato dalla valutazione del Piano Esiti per il 2020 di AGENAS (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali)