Si è svolto ieri in videoconferenza un incontro sindacale con l’Assessorato regionale della salute sull’incentivo per gli operatori sanitari impegnati nella lotta al Covid-19. Presente in remoto per la Ugl il segretario regionale della sigla medici Raffaele Lanteri, anche a nome della sigla sanità guidata da Carmelo Urzì, che ha ricordato come proprio la Ugl sia stata una delle prime organizzazioni a chiedere un premio per tutti coloro che, in questi mesi, hanno duramente lavorato all’interno delle strutture ospedaliere e nell’ambito dei servizi di emergenza e urgenza. “All’assessore Ruggero Razza, che ringraziamo per la convocazione, abbiamo chiesto che nel protocollo di contrattazione decentrata da siglare nell’ambito di ogni singola azienda ospedaliera e sanitaria nell’erogazione degli incentivi vengano compresi tutti i lavoratori del comparto e della dirigenza sanitaria, nonchè i lavoratori del 118, con una distribuzione che dovrà avvenire in funzione del grado di esposizione – dicono Lanteri e Urzì. E’ chiaro che ogni fascia debba essere associata ad una somma e che le categorie di dipendenti maggiormente esposti al fenomeno epidemiologico ricevano un ristoro maggiore, ma ciò che conta è che nessuno degli impiegati nel sistema sanitario regionale debba essere escluso. Anche perchè le risorse provenienti tramite il Decreto legge n° 18 del 17 marzo 2020 (Cura Italia) e del Decreto legge n° 34 del 19 maggio 2020 (Rilancio) sono rilevanti. A questo andrà aggiunta la quota che il Governo regionale metterà a disposizione. Ci auguriamo quindi che, in tempi brevi, si possa concludere l’esame della proposta di accordo e che già entro la fine della prossima settimana si possa inviare il testo definitivo alle aziende per gli accordi decentrati, da fare su una base già stabilita che ne consenta un iter celere . Come Ugl Sicilia – concludono i due segretari – ci teniamo particolarmente affinchè quest’iniziativa vada in porto il prima possibile, poichè ci sembra giusto garantire un riconoscimento a coloro che si sono spesi e sacrificati e stanno continuando a mantenere alta l’attenzione, su una emergenza epidemiologica così epocale come quella che stiamo vivendo.
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