Il Teatro del Fuoco, il tradizionale appuntamento di spettacolo diventato ormai un brand internazionale, approda all’Ospedale Cervello. Fra gli eventi collaterali della rassegna, dedicati da quest’anno al sociale, è previsto infatti il laboratorio teatrale “Dove i sogni si avverano”.
Destinatari dell’evento i bambini ospedalizzati nell’area materno infantile dell’Ospedale Cervello che comprende il Pronto soccorso pediatrico, la Pediatria e l’Ortopedia Pediatrica.
Location prevista, gli spazi antistanti il Pronto soccorso pediatrico, diretto da Patrizia Aiovalasit, opportunamente attrezzati dal servizio tecnico aziendale, che diventeranno quindi una vera e propria scuola teatrale all’aperto, condotta da Emanuele Abbagnato, insegnante di teatro, specializzato in teatro pedagogico. La fascia di età per il laboratorio va dai 6 ai 10 anni.
Verrà in pratica esportato il modello già operativo da circa un anno presso la sede del Teatro del Fuoco in un bene confiscato alla mafia denominato Elementi Creativi, in via Tommaso Natale 78 e di fronte Villa Boscogrande, dove si svolgono corsi di teatro per bambini dai 5 agli 11 anni.
Tre gli appuntamenti in programma. Si inizia il 23 luglio dalle 16 alle 17,30 con il primo laboratorio, si proseguirà il 25 luglio sempre dalle 16 alle 17,30 con il secondo laboratorio e poi gran finale il 30 luglio alle 21 con la performance di luci, danze acrobatiche e musica realizzata da due artisti del Teatro del Fuoco. Responsabile aziendale dell’evento il dottore Salvatore Siciliano, responsabile dell’Unità operativa di Educazione e promozione della salute.
“Siamo orgogliosi di ospitare questo evento collaterale di una manifestazione che è ormai un affermato brand internazionale – sottolinea il Direttore Generale dell’Azienda Ospedali Riuniti Villa Sofia Cervello, Walter Messina – Il Teatro diventa così occasione di aggregazione e di socializzazione, ma anche un momento di svago e di allegria per i bambini ospitati nel materno infantile, per i quali l’ospedalizzazione rappresenta sempre un momento traumatico. E’ un passaggio fondamentale nell’ambito di un concreto percorso di umanizzazione delle cure, sia in ambito pediatrico che adulti, al quale l’Azienda guarda ogni giorno con grande attenzione e per il quale sta lavorando insieme a tutte le Unità operative ospedaliere”.