Privacy Policy
Home / Salute / Donazione del corpo post mortem, ne parliamo con il professore Cappello dell’Istituto di Anatomia umana di Palermo | Video servizio

Donazione del corpo post mortem, ne parliamo con il professore Cappello dell’Istituto di Anatomia umana di Palermo | Video servizio

 

Guarda in alto il video servizio

 

Da oggi è possibile, anche in Sicilia, donare il proprio corpo, post mortem, alla scienza. Per approfondire questa tematica Sanitainsicilia.it è stata all’Istituto di “Anatomia Umana e Istologia del Dipartimento di Biomedicina, Neuroscienze e Diagnostica avanzata (Bi.N.D.)“, del Policlinico universitario “Paolo Giaccone” di Palermo.

Al centro del video servizio proprio il tema sulle “linee guida per la donazione e accettazione dei corpi” documento approvato a conclusione di un percorso durato oltre un anno da parte dei ricercatori e docenti del “Centro Interdipartimentale di Ricerca per la Valorizzazione dei Corpi donati alla Scienza” (CIR-COSCIENZA), di cui è direttore il professore Francesco Cappello, ordinario di Anatomia Umana.

Si tratta di linee guida approvate da un gruppo di esperti, non solo medici ma anche bioeticisti, giuristi e filosofi. E’ uno tra gli strumenti più aggiornati, completi e moderni. La persona può decidere se donare il proprio corpo a titolo definitivo oppure richiederne la restituzione dopo un tempo da stabilire“, commenta il professore Cappello.

Si tratta del recupero di una tradizione in quanto a Palermo le dissezioni sono cominciate nel XVI secolo con Giovanni Filippo Ingrassia e sono state interrotte per vari periodi, anche recentemente, per l’adeguamento della sala settoria alle nuove normative per l’accettazione e l’utilizzo dei corpi“.

Un percorso quello fatto con il professore Cappello che ci ha consentito di scoprire le attività che vengono svolte all’interno dell’istituto grazie alla presenza di un gruppo selezionato di studenti, dottorandi e specializzandi che già svolgono attività didattiche, scientifiche e di ricerca su parti di cadavere.

A questo proposito già da qualche anno si sta sperimentando un nuovo metodo per approcciarsi agli studi di Anatomia umana supportato dalla tecnologia:  “Durante il mio percorso di studi – spiega Dario Saguto, studente di Medicina e chirurgia – ho notato insieme ad altri colleghi un deficit dovuto al fatto che lo studio dell’anatomia risulta ostico, soprattutto per quanto riguarda particolari segmenti scheletrici. Ragione per cui abbiamo pensato, con docenti di altri dipartimenti e con alcuni ricercatori del Cnr, di sviluppare un sistema che consente a noi studenti di avere la riproduzione di tali segmenti che ne permette di studiare anche da casa quella che è l’anatomia di superficie“.

Si è trattato di un lavoro multidisciplinare – spiega Francesco Di Paola, docente di architettura, università di Palermo – che ha messo a servizio procedure già acquisite nell’ambito dell’architettura e dei beni culturali che ben si sposano nelle applicazioni di anatomia umana. L’intento è quello di ottimizzare delle procedure che partano alle acquisizioni digitali di modelli anatomici, organi veri, in modo tale da costruire e processare questi dati e visualizzarli e manipolarli all’interno di un tablet, creando un valore aggiunto che è quello di navigare delle informazioni 3D che possano dare un supporto notevole alla preparazione dello studente ma anche creare un archivio e una banca dati che potrà essere integrata nel tempo con altre informazioni“.

Proseguiamo all’interno dell’istituto spostandoci della sala settoria “E’ il fiore all’occhiello del nostro istituto – afferma il professore Cappello – essendo tra le più moderne presenti in Italia. Qui vengono già svolte attività su parti anatomiche da alcuni ricercatori che si sono formati all’estero principalmente, tra l’università di Malta e Danzica che sono all’avanguardia proprio per quanto riguarda la dissezione di cadaveri, nell’utilizzo e nel rispetto del corpo donato alla scienza, questi studenti sono, dunque, pronti a lavorare sui corpi che riceveremo nei prossimi anni“.

Con l’attivazione di questo percorso della donazione dei corpi avranno, quindi, la possibilità di formarsi direttamente qui “Questa è la cosa più bella – prosegue Cappello – I nostri studenti avranno la possibilità di fare delle esperienze su corpi che saranno donati da siciliani e per la formazione degli studenti siciliani“.

L’interesse e il contributo dell’igiene e della medicina preventiva nel caso della donazione dei corpi è duplice – spiega Walter Mazzucco, docente di Igiene e Medicina preventiva, università di Palermo – da un lato vi è l’interesse per gli aspetti normativi che disciplinano la possibilità di poter donare e quindi gestire il corpo in risposta a tutta quelle che sono le buone pratiche di sanità pubblica e di igiene, dall’altro lato il fornire strumenti innovativi a supporto della formazione dei medici ma anche dei profili specialistici”.

In conclusione – chiosa il professore Francesco Cappelloattraverso questo percorso si è potuto vedere che nell’istituto di Anatomia umana la tradizione incontra l’innovazione e grazie ai colleghi che hanno aderito per la creazione di questo centro di ricerca multidisciplinare oggi abbiamo l’opportunità di rispolverare la tradizione delle dissezione anatomiche sui corpi donati alla scienza e di adoperare quanto di prezioso custodisce il corpo umano sia scopo di didattica che di ricerca“.

Per info contattare il Centro attraverso il sito web: www.unipa.it dove sono anche consultabili le attività svolte e in corso di organizzazione da parte dei ricercatori afferenti al Centro: basta inviare un’e-mail e si sarà contattati per fornire tutte le informazioni, visitare il Centro e conoscere i docenti e i ricercatori che vi operano, nonché i progetti di ricerca che vengono portati avanti.

 

LEGGI ANCHE:

“Donazione corpo post mortem”: via libera anche in Sicilia

 

di Veronica Gioè
© Riproduzione Riservata
© Riproduzione Riservata

Sviluppato, Gestito ed ottimizzato da Coffice s.r.l.