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Quando si parla di scoliosi si fa riferimento alla deformità laterale della colonna sul piano frontale, che comporta l’insorgenza di una o più curve, associata spesso alla rotazione dei corpi vertebrali. Tra i paramorfismi della spina dorsale la scoliosi è una delle condizioni maggiormente diffuse nella popolazione: una patologia definita come “idiopatica” in quanto ad oggi non è possibile comprenderne origini, cause ed evoluzioni.
Essendo una problematica che tende a presentarsi in giovane età la diagnosi precoce è certamente un fattore che può fare la differenza nella cura. L’asimmetria spesso ricondotta alla spalla e la lateralizzazione del tronco, del bacino e degli arti inferiori sono i parametri che il pediatra come anche i familiari possono osservare nel riconoscimento della condizione scoliotica di un figlio o di un loro caro. Per l’individuazione della cura più corretta è necessario che gli operatori sanitari abbiano una visione globale e un approccio multifattoriale e multidisciplinare.
Qual è dunque il processo da seguire nel trattamento della scoliosi? A spiegarlo è Salvatore Ferranti Tecnico Ortopedico e Posturologo del Centro Ortopedico Ferranti e Presidente dell’Ordine dei Tecnici Ortopedici di Sicilia: “L’inizio del trattamento avviene con la presa in carico da parte di un clinico, generalmente fisiatra o ortopedico, che in seguito alla valutazione obiettiva prescriverà delle radiografie per meglio comprendere i gradi di inclinazione e le sue curve, e bene ricordare di fare molta attenzione durante le radiografie a mantenere la corretta posizione, si potrebbe falsare la reale situazione. In base ai gradi, alle curve, alla mobilità della stessa, all’età del paziente si decide come intraprendere il percorso riabilitativo e l’applicazione di un corsetto per contrastare o arrestare la sua evoluzione”.
Uno dei passaggi fondamentali nel trattamento della scoliosi è la valutazione posturale in cui è importante osservare anche le sovra e sottostrutture come gli arti inferiori, il piede, il bacino, gli occhi e l’articolazione temporo-mandibolare. Un lavoro che richiede la presenza di uno staff composto da l’Ortopedico, il Fisiatra, il tecnico ortopedico, fisioterapista, ortottista, odontoiatra o gnatologo che si integrano sia nella valutazione che nel trattamento.
Uno dei presidi più importanti da utilizzare nella cura della scoliosi è il corsetto (il c.d. “bustino”) generalmente temuto per paura che possa essere scomodo o limitante. Oggi grazie ad un lavoro d’alta precisione dato dall’unione tra competenze altamente professionalizzate e l’utilizzo di strumenti d’indagine tecnologici e non invasivi è possibile ottenere un presidio perfettamente adattato alla conformazione del paziente e dalla funzionalità massimizzata.
I centri di Posturologia si trovano nei luoghi qui sotto indicati con il correlato contatto telefonico.
Palermo- Via dei Nebrodi, 29 – Tel. 091 6788033
Bagheria- Via Bernardo Mattarella, 67/69 – Tel. 091 909302
Misilmeri-Viale Europa, 552 – Tel. 091 8722571
Trapani-Via Cosenza, 183 – Tel. 0923 29317
Termini Imerese-Piazza Francesco Crispi, 4-Tel. 091 8112673
Sciacca- Corso A. Miraglia, 69/C – Tel. 0925 575600
Agrigento-Via Papa Giovanni XXIII, 110 – Tel. 0925 575600