Riflettori accesi sulle cure palliative in un congresso internazionale a Palermo. È tutto pronto per “Invictus in Palliative Care”, il sesto incontro annuale dedicato alle terapie di supporto per i pazienti oncologici. L’evento si svolgerà da giovedì 11 a sabato 13 aprile nelle sale del Mondello Palace Hotel di Palermo, città che ospiterà nel maggio del 2020 il congresso internazionale della European Association for Palliative Care, a cui parteciperanno circa duemila persone, provenienti da tutto il mondo.
Responsabile scientifico dell’evento è Sebastiano Mercadante, direttore dell’Unità di Terapia del dolore e cure di supporto del dipartimento oncologico “La Maddalena” di Palermo. Anche quest’anno, saranno presenti tanti esperti provenienti sia dall’Italia che dall’estero, soprattutto dall’MD Anderson Cancer Center di Houston, centro di riferimento mondiale per le cure palliative.
Le cure palliative si rivolgono ai bisogni dei pazienti oncologici in tutte le fasi della malattia, con lo scopo di migliorare la qualità di vita e offrire un sistema di cure ed assistenza integrato ai più moderni trattamenti antitumorali. È stato dimostrato che la valutazione e il trattamento dei sintomi fisici e psicologici che si accompagnano alla malattia tumorale determinano, non solo un miglioramento della qualità di vita, ma anche il prolungamento della sopravvivenza dei pazienti oncologici in fase avanzata.
“Eventi formativi come questo sono importanti per diffondere la cultura delle cure palliative, che non sempre coincidono con le cure di fine vita, ma che si rivolgono ai bisogni dei pazienti in ogni fase della malattia oncologica – spiega Sebastiano Mercadante – . I partecipanti al corso avranno l’opportunità di apprendere le principali caratteristiche del dolore oncologico e del suo trattamento, con particolare riferimento a quelle sindromi dolorose, più difficili da affrontare, cercando di sfatare i falsi miti che confinano le cure palliative al trattamento dei pazienti terminali. Si punterà, come sempre, alla qualità degli interventi. Tutti i relatori, infatti, hanno un percorso professionale eccellente e un altissimo livello di ricerca sul campo”.