È stata esclusa la variante africana in Sicilia ma non ancora quella inglese. Da inizio Gennaio ad oggi, dopo il primo caso in Sicilia, sono stati trovati altri 83 soggetti contagiati dalla mutazione inglese del SarsCov2, di cui 79 individuati al Crq e all’Istituto zooprofilattico di Palermo, e tra questi risultano 53 residenti nel Siracusano.
“Ci sono alcuni referti anomali, il che non significa che è già stata certificata la variante inglese. I tamponi vanno sequenziati nei laboratori autorizzati dalla Regione Siciliana e per avere conferma del ceppo diverso servono dai tre ai quattro giorni“, lo spiega Letizia Di Liberti, direttore del Dipartimento attività sanitarie e osservatorio dell’assessorato regionale alla salute, a proposito dell’allarme sull’arrivo della variante inglese in Sicilia.
Intanto arriva la conferma: “Posso confermare che le varianti sono arrivate anche in Sicilia, nei nostri laboratori abbiamo una quarantina di campioni da sequenziare, arrivati negli ultimi due, tre giorni. È un lavoro non facile che dipende molto dai ricercatori oltre che dalle macchine e che ha bisogno di tempo“, sostiene Stefania Stefani, ordinario di Microbiologia e responsabile del laboratorio di Microbiologia medica molecolare e di studio delle resistenze agli antimicrobici del Policlinico universitario di Catania e presidente della Società italiana di Microbiologia.