Federfarma accoglie con favore le dichiarazioni del Ministro della salute Roberto Speranza, intervenuto innanzi alle Commissioni riunite Affari sociali della Camera e Sanità del Senato sull’imminente coinvolgimento delle farmacie nella somministrazione dei vaccini anti-Covid.
In una fase in cui la priorità è incrementare rapidamente la copertura vaccinale, la rete delle oltre 19.600 farmacie capillarmente distribuite sul territorio rappresentano una risorsa immediatamente disponibile per raggiungere l’obiettivo di vaccinare il maggior numero di persone nel minor tempo possibile.
La rete delle farmacie, infatti, è attiva e operativa, al servizio della collettività anche nelle aree più interne e non servite da altri presidi sanitari. Ci sono centinaia di piccoli centri, con pochissimi abitanti, dove mancano la posta, la scuola e, in alcuni casi, lo studio del medico di medicina generale ma è presente la farmacia. Lo stesso accade anche in molti quartieri dei grandi centri urbani, distanti e mal collegati da ospedali e Asl.
Consentire la vaccinazione in farmacia, raggiungibile a piedi mediamente in cinque minuti da ogni italiano, va incontro alle esigenze di milioni di cittadini, che altrimenti avrebbero grande difficoltà ad accedere ad un punto vaccinale. “Ringraziamo il Ministro Speranza per aver riconosciuto l’importanza della farmacia come presidio sanitario di prossimità, fin dall’inizio della pandemia al fianco dei cittadini” afferma il presidente di Federfarma Marco Cossolo. “Siamo dunque pronti a definire i termini e le modalità generali di carattere operativo per un’efficace campagna di vaccinazione in farmacia”.
“In questo modo – conclude Cossolo – le farmacie italiane, come avviene già in molti Paesi europei, potranno dare un fondamentale contributo all’accelerazione della campagna vaccinale”.