Sanità in Sicilia

Covid, mascherine e isolamento. Razza: “Fine emergenza ma non cambiano disposizioni”

Un manuale per decidere in autonomia e sulla base della situazione contingente se e come rendere obbligatorio l’uso delle mascherine negli studi e garantire il contenimento del rischio infettivo, all’indomani dello scenario epidemiologico legato al Covid. Lo hanno elaborato la Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg) e la Federazione italiana dei medici pediatri (Fimp). In poco più di 10 pagine, offre ai camici bianchi criteri di valutazione che si adattano ai differenti scenari epidemiologici e organizzativi.

“Sono misure rapide, modulabili, efficaci – sottolinea Tommasa Maio della Fimmg – per tutte le forme respiratorie infettive che si trasmettono con le medesime modalità sia si tratti di forme infettive stagionali come l’influenza, sia di virus come il Covid, privi di una loro stagionalità”. Altro aspetto fondamentale, dice Martino Barretta (Fimp) è che “la sinergia tra prevenzione vaccinale ed utilizzo appropriato delle mascherine Ffp2 rappresenta una strategia di controllo delle principali infezioni respiratorie efficace ed economicamente sostenibile”.

Sono due i macro-criteri indicati nel documento stilato da Fimmg e Fimp, ovvero quello epidemiologico e di contesto organizzativo. Il documento “guarda anche alla possibilità che nel futuro ci si trovi ad affrontare nuove epidemie o pandemie, consentendo ai singoli medici di mettere in campo una risposta rapida ed efficace. La risposta – sottolineano Fimmg e Fimp – dimostra quanto i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta abbiano apprezzato la valorizzazione del ruolo e della professionalità riconosciuta dalla recente ordinanza del ministro Orazio Schillaci”.

Ad ogni modo resta in vigore anche dopo la fine dello stato di emergenza internazionale deciso dall’Oms la norma che obbliga all’isolamento di 5 giorni per chi è positivo al test del Covid. A spiegarlo è il direttore della programmazione del ministero della Salute, Gianni Rezza, che termina oggi il suo incarico al dicastero. Non c’è quindi un automatismo ma il tema potrebbe essere preso in considerazione anche se al momento non sembra essere sul tavolo.

La circolare che aveva regolamentato l’isolamento era stata emanata lo scorso 31 dicembre, chi si contagia con il virus del Covid è tenuto a restare a casa per 5 giorni. L’atto non riporta una data di scadenza della misura. Per i casi che sono sempre stati asintomatici e per coloro che non presentano comunque sintomi da almeno 2 giorni, l’isolamento potrà terminare dopo 5 giorni dal primo test positivo o dalla comparsa dei sintomi, a prescindere dall’effettuazione del test antigenico o molecolare. Per i casi che sono sempre stati asintomatici l’isolamento potra’ terminare anche prima dei 5 giorni qualora un test antigenico o molecolare effettuato presso struttura sanitaria/farmacia risulti negativo.

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