La Commissione europea ha dato il via libera all’immissione in commercio condizionata per il vaccino Covid-19 Nuvaxovid, sviluppato da Novavax, il quinto vaccino autorizzato in Europa contro il coronavirus.
L’autorizzazione segue la raccomandazione scientifica positiva dell’Ema ed è approvata dagli Stati membri, dopo la sperimentazione che ha coinvolto oltre 45mila persone e ha dimostrato una protezione efficace al 90% contro il Covid. Purtroppo però, il Novavax è stato testato quando i ceppi delle varianti Alpha e Beta erano i più diffusi e dunque non si hanno abbastanza dati per verificare la sua efficacia sulle nuove varianti, inclusa la pericolosa Omicron.
Ma come funziona questo vaccino? Si basa su una tecnologia diversa da quella utilizzata in Pfizer-BioNTech, Moderna, Astrazeneca e Jannsen, ovvero su quella delle proteine ricombinanti, la stessa tecnologia utilizzata nei vaccini contro l’epatite B e il papilloma virus.
Il Novavax infatti contiene la proteina Spike, la stessa che si trova sul Sars-CoV-2. Questa, prodotta in laboratorio e poi iniettata, contribuisce a rafforzare le difese immunitarie dell’organismo, stimolando la produzione di anticorpi e cellule T. In tal modo, quando la persona vaccinata entrerà in contatto col virus, il sistema immunitario sarà in grado di riconoscere la proteina Spike e attaccarla così da difendere l’organismo.
La sua somministrazione prevede 2 dosi di uguale dosaggio, da somministrare a distanza di 3 settimane.