Il Nuvaxovid, che rappresenta un’ottima alternativa al vaccino mRNA attualmente disponibile, contiene sempre la proteina spike, ma ottenuta attraverso la tecnologia “tradizionale” del DNA ricombinante (come i vaccini ormai usati dal 2008 contro il papillomavirus e dal 1991 contro l’epatite B) e un adiuvante per potenziarne l’attività (utile soprattutto in soggetti over 60 o immunodepressi per rendere la risposta immunitaria maggiormente performante).
Approvato dall’EMA e poi dall’AIFA a fine Novembre 2023, come per il vaccino a mRNA, è co-somministrabile con il vaccino antinfluenzale.
“Avere più tipi di vaccini – afferma Claudio Costantino, referente Ambulatorio Vaccinale dell’Azienda ospedaliera universitaria – sia contro influenza che contro COVID, ci permette di garantire una maggiore appropriatezza vaccinale e far sì che ciascuno abbia il miglior vaccino possibile in relazione alle proprie condizioni cliniche”.
Non è ancora tardi per proteggersi contro il COVID e l’influenza. I vaccini, entrambi aggiornati contro i virus circolanti, sono disponibili gratuitamente in tutta la Regione per la popolazione generale, con particolare priorità alle categorie a rischio quali soggetti over 60, soggetti over 18 affetti da patologie cronico degenerative (cardiache, polmonari, diabete ed endocrinopatie, oncologiche, ematologiche, reumatologiche, etc.) e operatori sanitari e di pubblica necessità.
“Il periodo natalizio purtroppo è stato foriero di una sostenuta circolazione di virus respiratori. La curva epidemiologica e virologica che si può visualizzare sul sito del Ministero della Salute, – continua il professore Costantino – mai come quest’anno da 20 anni a questa parte, ha mostrato picchi di contagio altissimi. Gli studi dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, oltre che i Pronto Soccorso, sono stati presi d’assalto e sono in sofferenza per i casi di patologie respiratorie. E numerosi sono i pazienti ricoverati in reparti ordinari e terapie intensive a causa di forme polmonari anche complicate da virus influenzale AH1N1 e COVID-19″.