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Coronavirus, i sindacati: “Non si può negare assistenza domiciliare a chi ne necessita”

Riceviamo e pubblichiamo la lettera che le organizzazioni sindacali hanno inviato ai rappresentanti istituzionali della Regione siciliana, ai prefetti dell’Isola e al responsabile dell’emergenza coronavirus in Sicilia in merito alla difficile situazione che si sta verificando in questi giorni di emergenza da COVID-19 riguardo all’assistenza domiciliare.

Le scriventi organizzazioni sindacali FIALS-CONFSAL, FGU GILDA UNAMS, NURSIND e NURSING UP nell’ambito dell’emergenza COVID-19, che stiamo vivendo con grande attenzione per i Ns. PP.OO. ed il personale ad essi dedicato, ha fatto conseguire l’esigenza di assunzione di nuovo personale medico, infermieristico e OSS presso la P.A., ritenendo opportuno che per detto personale scatta l’incompatibilità con altri incarichi.

L’assistenza domiciliare territoriale, in atto viene garantita da Professionisti (infermieri, medici, fisioterapisti, logopedisti, e operatori socio sanitarie psicologi) che si recano al domicilio dei pazienti per soddisfare i loro bisogni assistenziali e che nel momento in cui accettano di stipulare Contratto per incarico presso la P.A., diventano incompatibili con tali funzioni già svolte in precedenza.

La sopra dichiarata condizione, pur dando risposte alle esigenze della Spedalità Pubblica (indispensabili) purtroppo provoca effetti negativi all’assistenza domiciliare stante la restrizione imposte per incompatibilità al personale che essendo precedentemente disoccupato garantiva a tutto tondo tale tipologia di assistenza domiciliare territoriale.

Le scriventi OO.SS. ritengono quindi utile e indispensabile che la ricerca di personale per la creazione di nuovi posti per la terapia intensiva e/o per ampliamenti di organici nei PP.OO., ma riteniamo altrettanto importante l’ Assistenza Domiciliare Territoriale, considerato anche il numero dei pazienti che per Coronavirus vengono posti in quarantena e che in tal caso necessitano, spesso anche loro, di assistenza domiciliare.

Le scriventi OO.SS. chiedono quindi agli Organi in indirizzo di valutare l’ipotesi della abolizione legislativa delle norme vigenti riguardanti l’incompatibilità avverso qualsiasi ulteriore incarico professionale, riducendone gli effetti e lasciando ai professionisti neoassunti, ma anche a chi lavorava nelle Aziende Ospedaliere del SSN, qualora ne facciano richiesta la prerogativa di eseguire anche prestazioni per l’assistenza domiciliare territoriale o altri incarichi professionali (vedi carceri) che altrimenti sguarnirebbero attività assistenziali già garantite con detto personale, non incorrendo nella incompatibilità prevista dalla normativa vigente”.

di Manlio Melluso
© Riproduzione Riservata
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