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Coronavirus, continuano le restrizioni: le indicazioni dell’OMS aiutano a gestire lo stress mentale

Poteva essere un pesce d’Aprile, ma purtroppo non è!

Anche se il trend statistico mostra un cautelativo miglioramento nei numeri, il bollettino Italiano riferito al 1° Aprile parla chiaro, 110.574 casi positivi e 13.155 morti. Cosi il Premier Giuseppe Conte nella serata di ieri ha emanato un ulteriore decreto che posticipa tutti i punti del precedente fino al 13 Aprile, con una possibile riapertura a step del paese.

Il premier con il suo staff di ministri sottolinea ancora una volta l’importanza nel rimanere a casa il più possibile, spegnendo inoltre alcune polemiche e specificando, le modalità in cui si può effettuare la “passeggiata genitore-figlio”.

Sempre più l’attenzione si sta spostando in tre direzioni: 1) salvaguardia della salute; 2) ripristino con supporto all’economia; 3) salvaguardia della salute dentro le mura domestiche.

In riferimento all’ultimo punto preoccupa maggiormente la salute mentale di bambini ed adulti, che si trovano costretti, ormai da un mese, a stare rilegati a casa. Tra le varie incertezze, lavoro, scuola, sport e relazioni sociali, con il sostanziale rapido cambiamento del life style, anche l’OMS insieme alle altre organizzazioni internazionali e nazionali hanno diramato delle linee guida da seguire per la salute mentale nelle diverse età.

Nello specifico, le linee guida OMS per gli adulti, son organizzate in 4 punti generali:

  • Alimentazione
  • Gestione dello stress
  • Informazione
  • Mantenere il contatto sociale

Durante una situazione come quella che stiamo vivendo, è normale essere sotto stress e magari essere anche depressi, per questo è importante rimanere in contatto con le persone a noi vicini, curare l’alimentazione cercando di non abusare con il cibo, alcol, sigarette e facendo attività fisica. Inoltre cerca di non preoccuparti più del dovuto e rimani informato attraverso le fonti affidabili.

I bambini si trovano a dover affrontare una grande sfida. La non completa comprensione del momento che si sta vivendo e l’interruzione di qualsiasi attività porta inevitabilmente ad una forte pressione psico-emotiva. I bambini rispondono in modo diverso allo stress, con stati di agitazione, rabbia o nell’essere più insistenti. L’OMS delinea dei punti di aiuto ai genitori:

  • Parlare
  • Ascoltare
  • Spiegare
  • Regolarità

 

Parlare e capire le loro reazioni, cercando di far comprendere il momento di difficoltà spiegando cosa sta accadendo. Segui  il più possibile la routine quotidiana alternando il tempo per l’apprendimento con il tempo per il gioco ed infine tranquillizza e rassicura il bambino.

di Dario Cerasola
© Riproduzione Riservata
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