Il nuovo Ospedale di Comunità di Comiso sorgerà al piano terra del nosocomio “Regina Margherita”, che sarà oggetto di un profondo intervento di riqualificazione, per un importo complessivo di 2,2 milioni a valere sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Questo pomeriggio, alla presenza del Direttore generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, del Direttore sanitario, Sara Lanza, del sindaco Maria Rita Schembari, del sen. Salvo Sallemi e dell’on. Giorgio Assenza, sono stati consegnati i lavori, che dureranno 516 giorni e prevedono la ristrutturazione di un’area di 750 metri quadrati e la creazione di venti posti letto, con camere di degenza singole e doppie, ognuna dotata di servizi igienici, sala pranzo per degenti e soggiorno visitatori, aree ambulatoriali e locali per il personale sanitario.
Quello di Comiso è il terzo ospedale di comunità che sorgerà nel territorio provinciale, assieme a quelli di Scicli e Ragusa, dove le maestranze sono in azione da metà luglio. “Abbiamo grandi aspettative sulla riorganizzazione dell’assistenza territoriale – dice il Direttore generale dell’ASP, dott. Giuseppe Drago -. L’obiettivo è sgravare i reparti d’emergenza-urgenza degli attuali presidi e prendere in carico i pazienti a bassa intensità clinica, che non sono ancora pronti per le cure domiciliari e, quindi, necessitano di assistenza sanitaria infermieristica in maniera continuativa. Contiamo sulla solerzia dell’impresa per completare l’opera entro la scadenza prevista dal PNRR”.
“Spesso – sostiene il sindaco di Comiso, Maria Rita Schembari – si sente dire che per cercare di aiutare la sanità pubblica, specie i servizi di emergenza e urgenza, sarebbe necessaria una maggiore presenza della medicina di base. Questo luogo può costituire un deterrente a molte delle scene che vediamo, ad esempio, nei Pronto soccorso affollati. Sono grata ai vertici dell’ASP per aver prestato particolare attenzione all’ospedale di Comiso, dimostrando che la sua rifunzionalizzazione non esclude il potenziamento di taluni servizi, come accadrà con la nascita del futuro presidio territoriale”.
di
© Riproduzione Riservata
© Riproduzione Riservata