Chi soffre di celiachia avrà la possibilità di spendere il contributo pubblico per l’acquisto di prodotti dietetici senza glutine in tutte le farmacie, i supermercati forniti e i rivenditori sul territorio nazionale, non più come avviene oggi, nelle sole farmacie convenzionate.
E’ l’obiettivo dell’Assessorato per la Salute della Regione siciliana che ha dato il via al processo di “dematerializzazione” del bonus statale destinato ai soggetti celiaci, pianificando il caricamento delle somme direttamente sulle tessere sanitarie dei malati e dunque spendibili presso qualsiasi rivenditore sul territorio nazionale.
L’attuale normativa prevede, infatti, che il bonus possa essere speso solo in alcune farmacie convenzionate con le aziende sanitarie provinciali sul territorio regionale, rendendo difficile la fruizione agli studenti fuori sede o a chi è costretto a soggiornare per lunghi periodi fuori dalla Sicilia.
“La dieta senza glutine rappresenta l’unica terapia per curare questa intolleranza – ha affermato l’assessore alla Salute Ruggero Razza – Il celiaco -ha aggiunto – ha diritto, insieme all’assistenza specialistica in regime di esenzione nell’ambito dei LEA, all’erogazione gratuita di alimenti specifici. Pensiamo dunque di andare nella direzione giusta se cerchiamo di assicurare a tutti le cure superando i limiti territoriali”.
Un’ importante provvedimento riguarda anche l’istituzione della nuova Commissione Regionale sulla Malattia Celiaca che sostituisce per intero il precedente organismo costituito in seguito al decreto assessoriale del 1 luglio 2011.
La commissione istituita con decreto dell’assessore Razza avrà il compito di aggiornare il percorso assistenziale diagnostico-terapeutico; supportare l’Assessorato nell’individuazione di presidi sanitari destinati alla diagnosi e al trattamento della malattia; fornire nuove linee di indirizzo per garantire livelli uniformi di assistenza; promuovere specifica attività di formazione. Sarà composta da nove membri: il presidente dell’associazione Italiana Celiachia Sicilia Onlus, i responsabili del Servizio Sicurezza Alimentare e Formazione del Dasoe; i responsabili dei Servizi
Programmazione Ospedaliera e Territoriale del Dipartimento per pianificazione strategica dell’Assessorato per la Salute; i componenti esterni saranno il professore Giuseppe Magazzu, direttore dell’Unità Operativa di Gastroenterologia Pediatrica presso il Policlinico di Messina; il professore Mario Cottone, direttore dell’Unità di Medicina dell’Azienda Villa Sofia-Cervello di Palermo; Carlo Puglisi, dirigente medico specialista in gastroenterologia dell’Ospedale di Ragusa; Antonino Giallanza, direttore medico di presidio degli ospedali riuniti di Milazzo, Barcellona Pozzo di Gotto e Lipari.
Una recente indagine OER svolta attraverso l’uso integrato di diverse fonti informative disponibili, ha permesso al Dipartimento Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico di identificare oltre 12000 casi prevalenti di celiachia in Sicilia (12.357 soggetti con una prevalenza pari a 0,25%).
Inoltre, attraverso opportuni metodi di approfondimento è stato possibile stimare anche una ulteriore quota di soggetti che non ricorrono a cure ospedaliere né sono esenti ticket per patologia, pari a oltre 11.000 soggetti, per cui la prevalenza totale in Sicilia è di circa lo 0,78%. Il trend è in crescita anche a causa delle migliorate capacità di diagnosi e intervento.