“Occorre rimodulare per intero il problema della sicurezza degli operatori e la gestione dei pazienti autori di reato con estrema urgenza. Gli operatori della salute mentale dovrebbero essere chiamati alla gestione della cura e non certo al controllo e alla custodia”. Lo ha detto Maurizio Montalbano, direttore del Dipartimento Salute Mentale dell’Asp di Palermo, nel giorno dell’ultimo saluto a Pisa alla psichiatra, Barbara Capovani, morta una settimana fa dopo essere stata aggredita da un suo ex paziente nel giardino del servizio psichiatrico di diagnosi e cura dell’Asl Toscana nord ovest.
Montalbano, insieme a tutti i colleghi del dipartimento dell’Azienda sanitaria del capoluogo siciliano, parteciperà mercoledì 3 maggio al sit in organizzato con l’Ordine dei Medici di Palermo e l’Associazione Italiana Donne Medico
“Siamo sconvolti da una tragedia che poteva essere evitata – ha aggiunto Montalbano – una tragedia che evidenzia le gravi condizioni di pericolo per l’incolumità personale nelle quali sono costretti a operare i colleghi psichiatri impegnati quotidianamente nelle diverse strutture pubbliche. Questo è il momento del cordoglio ma anche degli appelli e delle riflessioni che le Istituzioni tutte devono seriamente fare propri. Da troppo tempo la categoria denuncia le gravi criticità dei servizi sul territorio e le difficoltà nella gestione dei pazienti autori di reato inviati dall’Autorità Giudiziaria. Si tratta di soggetti che più che essere pazienti psichiatrici, hanno una prevalenza di condotte criminali espressione del loro disturbo di personalità, sui quali a poco servono i trattamenti terapeutici sia farmacologici che psicoterapici che riabilitativi”.
Il sit-in si terrà a Palermo, mercoledì 3 maggio, alle ore 15,30 nella sede dell’Ordine dei Medici di via Padre Rosario da Partanna, 22.