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Case di cura Latteri Valsalva e D’Anna, sindacati: chiesto un incontro con Razza

Case di cura Latteri e D’Anna, dai sindacati Fp Cgil, Cisl Fp, Ugl Sanità no al piano di riorganizzazione, che per Palermo prevede la perdita di 78 posti letto, la chiusura di una struttura  e il trasferimento dei lavoratori  a Trapani e a Catania. Chiesto un incontro all’assessore Razza

Il piano di riorganizzazione delle due case di cura Latteri Valsalva, e D’Anna di Piassistenza, che prevede per Palermo la  perdita di 78 posti letto,   non piace alle organizzazioni sindacali, che respingono al mittente l’intera operazione.
Fp Cgil, Cisl Fp Palermo – Trapani e Ugl Sanità, nei giorni scorsi si sono incontrati con l’amministratore unico delle due strutture sanitarie per comprendere le ragioni alla base della scelta contestata  che prevede per Palermo  la chiusura della clinica D’Anna di viale Regione siciliana, e il trasferimento di due dei rami d’azienda delle rispettive case di cura.

Un’operazione, giustificata da parte imprenditoriale con “motivi economici e di efficienza”, già autorizzata dall’assessorato alla Salute che, per i sindacati,   “procurerebbe un danno enorme, oltre che ai lavoratori e alle loro famiglie, direttamente coinvolti, anche ai cittadini dell’hinterland palermitano”.
Secondo il progetto di ridimensionamento, Palermo perderebbe  78 posti letto, che andrebbero a rinforzare la città di Catania con 66 posti letto, e la città di Trapani, che invece guadagnerebbe 12 posti letto.

“Da questa operazione, 10 lavoratori della ‘Casa di Cura Latteri di Casa di Cura Valsalva’ e le loro rispettive famiglie si dovrebbero spostare da Palermo a Trapani e la restante parte dei lavoratori,  altre 40 unità, presso la sede della Valsalva di Catania – denunciano i segretari Giovanni Cammuca e Rita Barranco, per la Fp Cgil Palermo, Lorenzo Geraci e Rosario Lo Piccolo per Cisl Fp, Carmelo Urzì e Vincenzo Ginnastica per Ugl Sanità  –  Analogo destino per gli 11  lavoratori della Nuova Casa di Cura D’Anna di Piassistenza, che con le loro rispettive famiglie al seguito, si dovrebbero spostare anch’essi a Catania, per continuare a mantenere il loro posto di lavoro. I cittadini, invece, avrebbero 78 posti letto in meno per potersi curare. Non riteniamo che  Palermo non abbia bisogno di questo”.
Fp Cgil, Cisl Fp Palermo- Trapani e Ugl Sanità  chiedono  pertanto l’intervento dell’ assessore alla Salute, Ruggero Razza. “Convochi le organizzazioni sindacali unitamente alla proprietà delle  Case di Cura per verificare i termini di questo piano e trovare  eventuali altre soluzioni che non provochino l’impoverimento dei lavoratori, delle loro famiglie e dei cittadini”.

di Redazione
© Riproduzione Riservata
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