Cardiotossicità, come proteggere il cuore dalle terapie anti-tumorali? I trattamenti odierne contro il cancro sono in aumento, più efficaci e
allungando la vita media di un malato oncologico talvolta guarendolo ma spesso c’è un prezzo da pagare. Quale? Gli effetti negativi a carico
del cuore.
Crisi ipertensive, aritmie, ischemie causate da alcuni farmaci chemioterapici e ancora fibrosi miocardica, problemi alle coronarie generati dalla radioterapia diretta al torace.
Questo il fenomeno al centro di interesse del secondo appuntamento, sabato 26 ottobre, con “Confronti Cardiologici, dialogo tra ospedale e
territorio”, il ciclo di formazione diretto dal primario di Cardiologia dell’Umberto Primo di Enna Lello Vasco, tema che sarà trattato all’interno di un più ampio focus sullo scompenso cardiaco, che in Italia rappresenta la prima causa di ricovero, e si calcola che questi sono raddoppiati negli ultimi 20 anni.
La cardiotossicità è un effetto piuttosto diffuso negli ammalati di cancro e nei pazienti che la loro battaglia l’hanno già vinta, ma ancora sottovalutata e poco trattata. Quindi in una società impegnata nella lotta contro il tumore è possibile che i pazienti, nella peggiore delle ipotesi, muoiano a causa degli effetti tossici causati dai farmaci che li hanno salvati dal cancro colpendo però il loro cuore. Insomma, fino a qualche anno fa, il rischio era di perire su un campo di battaglia mai frequentato. Per fortuna in questi anni due branche, l’Oncologia e la Cardiologia hanno unito le loro forze e hanno dato vita alla neonata Cardio-oncologia. Il nosocomio ennese, come si vedrà dai dati e dalle casistiche che saranno presentati durante i lavori, ha avvito, tra in primi in Sicilia, già nel novembre del 2016, l’ambulatorio di Cardio-Oncologia, di cui relazioneranno i responsabili Pamela Licata e Valerio Giaimo, che lavorano in stretta collaborazione con il reparto di Oncologia, diretto da Carlo Santangelo. Tramite casi clinici, live e lezioni frontali i relatori e gli iscritti entreranno dunque nel vivo della tematica.
“Con questo ciclo di incontri interattivo e dinamico vogliamo sì aggiornare i nostri colleghi, ospedalieri e territoriali, sulle ultime linee guida e protocolli da seguire ma il messaggio che vogliamo lanciare – spiega il direttore del Dipartimento di Medicina, Vasco – è la nostra volontà nel rafforzare il dialogo con i colleghi per migliorare la vita dei cardiopatici e in questo caso dei malati oncologici che possono incorrere in queste controindicazioni. La cardiotossicità è una complicanza molto comune e purtroppo viene diagnosticata troppo tardi, quando a livello del cuore si sono già creati dei danni”.
Accedere all’ambulatorio di cardio-oncologia è piuttosto semplice, due sono le strade da percorrere: la segnalazione da parte dell’oncologo che segue l’ammalato oppure la richiesta con ricetta del medico di base. Questo consentirà ai cardiologi di effettuare una consulenza cardiologica (ECG, Visita cardiologica, ecocardiogramma, dosaggio di troponina e BNP), ove necessario ECG-Holter, Holter pressorio e prova da sforzo per una migliore stratificazione del rischio cardiologico del paziente. Sulla base di tali considerazioni verrà stilato un programma di follow up cardiologico secondo schemi specifici e personalizzati.
Tornando al tema centrale di “Confronti Cardiologici: dialogo tra ospedale e territorio”, anche in questo secondo appuntamento sarà presentata l’applicazione che con un semplice click anche da smartphone mette in connessione i medici di base con il reparto di
Cardiologia di Enna. Sarò sufficiente che il medico compili, alla presenza del paziente, una breve scheda virtuale da inviare appunto in
reparto per ricevere presto un feedback dello specialista.
“Un’app per abbattere ulteriormente ogni barriera tra territorio e ospedale e migliorare la vita del paziente cardiopatico”, ribadiscono gli organizzatori.
Riepilogando il 26 ottobre focus su “Scompenso cardiaco”, si ricomincia il 9 novembre con l’evento dedicato alle “Aritmie” per completare il percorso il 23 novembre con le “Cardioembolie”.
Quattro giornate pensate e realizzati dal direttore scientifico Lello Vasco, collaborato dalla sua Vice Stefania Grasse e organizzate da
Michele Ferraro destinate ai medici di famiglia, indispensabili anelli di congiunzione con il territorio, i medici di pronto soccorso, gli specialisti in cardiologia e pneumologia e ancora di medicina interna.
Docenti e tutor: Salvatore Artale, Rosario Bonanno, Valerio Giaimo, Sebastiano Gravina, Raffaella Iudicello e Pamela Licata. Sono stati
assegnati n. 8 crediti formativi all’evento