Le innovazioni terapeutiche della cardiologia interventistica, con uno sguardo ai trattamenti mininvasivi, alle patologie nei pazienti anziani e alla carenza di organico negli ospedali siciliani. Di questo e altro si discuterà al settimo congresso regionale della Società italiana di cardiologia interventistica (Sici-Gise), che si svolgerà a Palermo, venerdì 25 e sabato 26 gennaio, nelle sale del Mondello Palace Hotel.
Responsabile scientifico dell’evento, organizzato con il patrocinio dell’assessorato alla Salute della Regione Siciliana, è il cardiologo Gaetano Satullo, delegato regionale Sici-Gise.
Il congresso sarà inaugurato da una tavola rotonda, venerdì 25 alle 16,30, durante la quale si affronteranno i problemi legati alla carenza di organici in emodinamica e in cardiologia e alla quasi assenza degli ambulatori dedicati per patologia a garanzia dei controlli periodici dei pazienti dimessi. Oltre a diversi professionisti della sanità, parteciperanno alla tavola rotonda alcuni direttori generali e sanitari delle aziende siciliane ed esponenti dell’assessorato regionale alla Salute.
Tra quest’ultimi, Ferdinando Croce, capo della segreteria tecnica dell’assessore della Salute, che concluderà i lavori con la relazione “L’azione dell’assessorato per gli organici e per la sostenibilità degli ambulatori dedicati per patologia in cardiologia”.
Parteciperanno, inoltre, il dirigente generale del Dipartimento Attività sanitarie e Osservatorio epidemiologico, Maria Letizia Di Liberti; il dirigente generale del Dipartimento per la Pianificazione strategica, Mario La Rocca, e Giovanni De Luca, dirigente dell’Unità operativa “Sicurezza dei pazienti e Hta” del dipartimento Attività sanitarie e Osservatorio epidemiologico.
“La cardiologia interventistica siciliana è tra le più avanzate in Italia – afferma Gaetano Satullo – . In Sicilia può effettuarsi qualunque atto diagnostico e interventistico sia a carico delle coronarie che a carico delle altre arterie e di alcune strutture del cuore. La potenzialità delle strutture assorbe il fabbisogno regionale. Ulteriori progressi e miglioramenti degli esiti a distanza sono resi difficoltosi dalla grave carenza degli organici già segnalata dall’assessorato alla Salute; la carenza di organici incide anche sull’attività di controlli periodici almeno dei pazienti a rischio medio-alto, attività necessaria per migliorare gli esiti a distanza”.