Nuova terapia alla Fondazione Giglio di Cefalù per la cura delle metastasi ossee da carcinoma prostatico. Viene effettuata con l’impiego, in medicina nucleare, del radio farmaco “Radio-223”.
“Nuovi trattamenti – ha detto il direttore generale Vittorio Virgilio – che portano l’ospedale di Cefalù ad essere, in concreto, centro di riferimento per le patologie oncologiche e per progetti di ricerca che ci vedranno impegnati, in un imminente futuro, anche in protocolli con ulteriori radiofarmaci (Pet-PSMA)”.
“Il Radio 223 è un calciomimetico alfaemittente ovvero – ha spiegato il medico nucleare Pierpaolo Alongi – una molecola radioattiva che una volta iniettata, per via endovenosa, viene incorporata nella matrice ossea ed esprime capacità radiante (curativa) attraverso l’emissione di particelle, cosiddette alfa, con elevata energia in uno spazio molto contenuto (100 micron). Questo trattamento – ha continuato Pierpaolo Alongi, realizzato con il supporto del professore Massimo Midiri, già responsabile della diagnostica del Giglio – ci consente di distruggere il tessuto osseo ad elevato turn-over, tipico dell’attività proliferante osteoblastica delle cellule metastatiche del carcinoma prostatico”.
La terapia con “Ra223”, definita radiometabolica, prevede sei somministrazioni. “E’ in grado di migliorare – ha sottolineato Alongi – la qualità della vita alleviando spesso o pressoché totalmente la sintomatologia dolorosa delle metastasi scheletriche e allungando, di alcuni mesi, la sopravvivenza. E’ una procedura sicura e semplice (iniezione endovenosa di pochi minuti) che non prevede la necessità di un ricovero”.