Settantuno dipendenti dell’ospedale ‘Santissimo Salvatore’ di Paternò, tra medici e infermieri, sono indagati nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Catania su presunti casi di assenteismo.
Militari della guardia di finanza e carabinieri, scrive il quotidiano La Sicilia, stanno notificando avvisi di garanzia che ipotizzano, a vario titolo, i reati di falso e truffa. Tra loro non ci sarebbero candidati al consiglio comunale di Paternò, per il cui rinnovo si vota domenica prossima. La Procura di Catania non commenta la notizia perché, secondo quanto si è appreso, l’inchiesta sarebbe ancora in corso.
L’indagine cominciò nell’aprile del 2015, quando fu arrestato un infermiere, Antonio Consolato Pina, accusato di peculato, falso, truffa ai danni dello Stato e abusivo esercizio della professione medica.
Grazie all’occhio vigile di telecamere nascoste installate all’interno dell’ospedale, gli investigatori filmarono per mesi il furto di medicinali dal nosocomio di Paternò, con i prodotti poi rivenduti in altre strutture sanitarie. Ma quelle telecamere non registrarono solo l’infermiere, poi, arrestato. Un secondo filone d’indagine fu avviato e adesso rischia di portare una nuova bufera nell’ospedale.