Si riaccende lo scontro sugli oltre 600 precari dell’Asp di Palermo. La Fials ha proclamato lo stato di agitazione di tutto il personale contrattista dal momento che “ad oggi l’Asp di Palermo risulta essere l’unica azienda sanitaria che non ha applicato la legge Madia per la stabilizzazione del personale contrattista ex Lsu“.
La Fials-Confsal in una nota spiega che l’azienda piuttosto che applicare la Madia si rifà a vecchie normative e ripropone vecchie procedure concorsuali che valgono solo per un centinaio di lavoratori, mentre di recente aveva comunicato di attendere disposizioni dall’assessorato. E quando queste indicazioni sono arrivate, abbiamo registrato l’ennesima contraddizione perché l’Asp sta disattendendo anche la circolare dell’assessore Ruggero Razza che aveva dato il via libera alle stabilizzazioni prevedendo appunto l’applicazione della Madia.
“Con questo atteggiamento – spiegano Enzo Munafò e Giuseppe Forte della Fials-Confsal di Palermo – l’azienda conferma l’intenzione di voler modificare i profili professionali dei lavoratori. Tali iniziative sono in palese contrasto con la volontà del governo regionale, continuando a danneggiare i lavoratori contrattisti dell’Asp Palermo che ancora ad oggi sono costretti ad adire le vie legali, con ricorsi al Tar, chiedendo il rispetto della legge regionale e invece l’azienda si oppone costituendosi in giudizio“.
Il sindacato ricorda che “la Direzione dell’Asp ad aprile ha soppresso 500 posti di coadiutore amministrativo, profili per i quali attualmente i lavoratori continuano a svolgere in maniera egregia gli incarichi affidati loro. La Fials-Confsal lamenta il mancato riscontro di quanto avanzato legittimamente con le proprie note e nel proclamare sin da subito lo stato di agitazione di tutto il personale contrattista, reitera ancora una volta la richiesta di intervento autorevole da parte dell’assessorato regionale della Salute. Alla Prefettura di Palermo si chiede di avviare un ulteriore tentativo di conciliazione al fine di scongiurare azioni di lotta e di sciopero che inciderebbero negativamente sui servizi resi alla cittadinanza. In mancanza di riscontro, la Fials-Confsal sarà costretta a indire la prima giornata di sciopero per il mese in corso“.
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