“Dovremmo discutere un collegato snello e soprattutto con norme di carattere ordinamentale e non finanziario. In questa ottica – afferma Francesco De Domenico, deputato regionale del partito democratico- ho ritenuto di ripresentare tutti le norme ordinamentali approvate in sesta commissione, salute e servizi sociali, frutto di ampia convergenza fra tutte le forze politiche presenti”.
“Sono pertanto soddisfatto che si siano potute recuperare, grazie ai miei emendamenti, norme di grande importanza come quella – sulla quale avevamo collaborato in commissione sanità con la collega messinese Valentina Zafarana del M5S– che riserva importanti risorse ai disabili psichici. Le Asp dovranno, infatti, destinare lo 0,2% per finanziare progetti relativi al ‘budget di salute’, ovvero progetti terapeutici individualizzati per la presa in carico comunitaria di soggetti con disabilità psichica“, aggiunge il deputato.
“Tale provvedimento –afferma De Domenico- ridà dignità ai disabili psichici in una ottica dello sviluppo dell’autonomia e dell’avviamento nel mondo del lavoro, mettendo al centro le persone con disabilità e le loro famiglie“.
“Altro emendamento ri-proposto ed approvato oggi (e ora al vaglio del parlamento) riguarda l’istituzione dello sportello unico per la disabilità e del portale informatico della disabilità, che consentirà servizi di informazione e orientamento in ordine ai servizi erogati dalla Regione e dagli altri Enti territoriali supportando i disabili e le loro famiglie ed aiutandole ad orientarsi nella giungla normativa che regola la materia in cui si sovrappongono norme nazionali e regionali, nonché regolamenti comunali che finiscono per vanificare anche le buone leggi promulgate ed a impedire l’utilizzo delle importanti risorse finanziarie disponibili”, prosegue.
“Infine –conclude De Domenico- in quinta commissione oggi è stato approvato un ulteriore mio emendamento, grazie anche al supporto del collega Danilo Lo Giudice e degli altri componenti della quinta commissione, che consente ai giovani medici di poter svolgere attività di guardia medica negli ospedali privati, così come possono fare nel pubblico, consentendogli immediate opportunità di lavoro ed altresì agli ospedali privati di sopperire alla carenza di medici specializzati“.