Cervelli in fuga, o forse no. Non è più di sola andata il biglietto aereo dei giovani infermieri siciliani che dalla fine della pandemia hanno sentito più intenso che mai il legame con il proprio territorio e il senso di appartenenza alle proprie origini. L’emergenza covid ha sicuramente insegnato qualcosa di buono, aprendo gli occhi su un dato oggettivo: un paese non può fare a meno di efficienti strutture sanitarie e di personale qualificato. Tra pronto soccorso soffocati e terapie intensive sull’orlo del precipizio, è stata l’occasione giusta per allargare e rinvigorire un bacino di medici e infermieri da tempo paralizzato. Così il covid si è rivelato un ponte tra due “ere“, due concezioni e visioni diverse sul futuro, tra chi ha affondato le proprie…