Una protesi aortica contro l’aneurisma ‘made in Palermo’ è stata premiata in Europa.
Una protesi aortica contro l’aneurisma ‘made in Palermo’ è stata premiata in Europa.
Il gruppo di ricerca di Salvatore Corrao, Direttore del Dipartimento di Medicina dell’Ospedale Civico e Professore Associato della Scuola di Medicina dell’Università di Palermo, ha da poco presentato i dati relativi ai propri pazienti affetti da artrite psoriasica alla dodicesima edizione della conferenza annuale della RNS (Rheumatology Nurses Society), svoltosi dal 7 al 10 agosto ad Orlando.
La multimorbilità o multimorbosità è definita come la presenza concomitante di due o più patologie nello stesso individuo, condizione che interessa oltre il 60% delle persone di età anziana ed è associata ad un aumentato consumo di risorse e a peggiori outcomes clinici per tali pazienti.
Lunedì, 24 giugno – Riccardo Polosa, direttore del Centro di Ricerca per la Riduzione del Danno da Fumo dell’Università degli Studi di Catania (CoEHAR) ha presentato nove nuovi progetti di ricerca per smettere di fumare e ridurre il danno da fumo.
Si terrà venerdì 21 giugno, dalle 8.30, nell’Aula “Maurizio Ascoli” al Policlinico Paolo Giaccone, la prima giornata delle Scuole di Specializzazione per presentare le principali linee di ricerca delle scuole afferenti al Di.Chir.On.S..
La sindrome di Brugada rappresenta una patologia aritmica cardiaca tra le principali cause di morte cardiaca improvvisa nei pazienti giovani di età inferiore ai 40 anni.
I progressi terapeutici della cardiologia sotto la lente di oltre cento esperti provenienti da ogni parte d’Italia. È tutto pronto a Catania per il congresso Etna Cuore 2019.
Gianluigi Mancardi, presidente nazionale della Società Italiana di Neurologia, ha preso parte al congresso “Highlights in Neurology”, organizzato dal presidente regionale del Sin, Michele Vecchio, che si è svolto a Pantelleria, lunedì 27 maggio.
Il Congresso si svolgerà a Catania Centro Congressi del Four Points by Sheraton Catania Hotel, dal 22 al 24 maggio.
Le patologie cardiovascolari sono la prima causa di morte nei soggetti con lesione al midollo osseo. Non di meno, le malattie croniche correlate al limitato movimento come ad esempio, il diabete di tipo 2, si verificano con maggiore frequenza e con insorgenza anticipata negli individui con lesione midollare rispetto ad individui normodotati. In particolare nei soggetti con lesione midollare alta (sopra la vertebra T6) sono più a rischio di sviluppare delle malattie cardio-metaboliche. Le ragioni di questo sono multifattoriali. Questi individui non solo sono più sedentari, ma le lesioni sostenute, possono interrompere i percorsi autonomi (cioè il controllo neurale sul muscolo cardiaco, la muscolatura liscia e le ghiandole), che di conseguenza perturba il controllo cardiovascolare. Tali lesioni possono quindi compromettere le risposte cardio-vascolari all’esercizio fisico,…