L’intelligenza artificiale mette il turbo all’ingegneria genetica per correggere le mutazioni alla base di malattie come tumori e fibrosi cistica. E’ stato infatti sviluppato un algoritmo che permette di massimizzare le probabilità di successo del Prime editing, una tecnica simile alla funzione “cerca e sostituisci” dei programmi di scrittura che permette di correggere i geni con una maggiore precisione rispetto al “copia e incolla” della Crispr. Il risultato è pubblicato su Nature Biotechnology dal Wellcome Sanger Institute nel Regno Unito. Il Prime editing, messo a punto nel 2019, è una sorta di super “bi-sturi” molecolare che pratica micro-incisioni invece che pericolose sforbiciate alla doppia elica del Dna. La tecnica è potenzialmente capace di correggere “oltre il 90% delle mutazioni che causano malattie genetiche”, commenta Valter Tucci, responsabile…