Cari Lettori, ha generato curiosità e interesse il caso del bambino di 11 anni che, ricoverato al Policlinico San Matteo di Pavia, ha presentato la positività al virus SARS-CoV-2 in un campione di lacrime. Il report del caso clinico, pubblicato su un’importante rivista scientifica internazionale del settore oftalmologico, è stato ripreso da molti organi di stampa, tra cui il nostro (https://www.ilsicilia.it/covid-trovato-nelle-lacrime-di-un-bambino-primo-caso-in-italia/). Com’è possibile che il virus abbia raggiunto le lacrime? E, soprattutto, è una notizia che deve destare preoccupazione nella popolazione generale? Come in altre circostanze, l’Anatomia umana – se non ci restituisce risposte certe (ma nessuno di noi anatomisti ha doti di chiaroveggenza) – ci fornisce sufficienti indizi per provare a fare un po’ di chiarezza. Ovviamente, dobbiamo partire dal ricordare brevemente alcuni…