Sanità in Sicilia

All’ospedale di Biancavilla al via la terza edizione del “Corso per smettere di fumare”

Al via domani, nell’aula formazione dell’Ospedale di Biancavilla, la terza edizione del “Corso per smettere di fumare”.

L’iniziativa, organizzata dall’UO Educazione e promozione della salute, diretta dal dottore Salvatore Cacciola, in collaborazione con il SERT-Catania 2 (diretto dal dr. Giuseppe La Rocca), si colloca nell’ambito del Progetto “SIN Biancavilla – azione educazione alla salute”.

Il corso è gratuito, articolato in cinque incontri, ed è rivolto a soggetti fumatori con intenzione di smettere di fumare.

Il primo appuntamento in calendario è per domani, 25 settembre, l’attività si svolgerà in orario pomeridiano: dalle 16.00 alle 17.30.

Gli appuntamenti successivi sono previsti nelle date di seguito indicate:

È previsto un numero massimo di 25 iscritti. Si consiglia abbigliamento comodo.

Docenti del corso sono il dr. La Rocca e il dr. Salvatore Scardilli, dirigente psicologo del SERT-Catania 2.

Per iscriversi è necessario inviare una mail, riportando i propri dati, all’indirizzo: educazionesalute@aspct.it; oppure telefonando al numero verde 800.09.36.80.

Le malattie respiratorie (dalla bronchite, all’enfisema, al tumore polmonare) e cardiocircolatorie (infarto miocardico, ictus) sono strettamente correlate alla dipendenza dal tabacco.

I danni provocati dal fumo si evidenziano anche dopo un lungo periodo (20-30 anni). Può accadere, pertanto, normale che una persona possa fumare per tanti anni senza avvertire alcun problema, per poi scoprirsi ammalata. È dimostrato, inoltre, che anche i fumatori da lungo tempo beneficiano dalla sospensione dal fumo, anche se tardiva.

Indipendentemente da quando e quanto si fumi, smettere di fumare allunga la speranza di vita e riduce l’insorgenza di malattie: migliorano il controllo della pressione arteriosa e la capacità respiratoria; la frequenza del battito cardiaco diminuisce e ritorna ai livelli precedenti; senza monossido di carbonio i tessuti ricevono più ossigeno; il rischio di avere un infarto cardiaco si riduce del 50% dopo un anno; il rischio di avere un ictus cerebrale regredisce in 5-10 anni.

 

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© Riproduzione Riservata
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