L’avvertimento arriva a stagione appena iniziata che segna, per ora, 283mila persone già colpite dall’influenza, e porta la firma dell’Aifa.
Circola in queste ore sui canali social (Facebook e Twitter), con chiaro intento allarmistico da parte di chi periodicamente la rilancia (specie durante la campagna di vaccinazione antinfluenzale), la notizia di un divieto di utilizzo di vaccini antinfluenzali da parte di AIFA.
Gli articoli citati risalgono in realtà al 2014 e riportano notizie di decessi che in nessun caso sono stati correlati alla somministrazione dei vaccini, come è emerso dagli approfondimenti scientifici condotti in seguito dalle autorità nazionali ed europee.
Il vaccino antinfluenzale è sicuro e gli effetti collaterali sono irrilevanti se paragonati ai rischi di un’epidemia influenzale o agli effetti collaterali dei farmaci più comuni usati per curarla, come il paracetamolo. A seguito del vaccino possono presentarsi gonfiore e dolore della zona interessata, febbricola o malessere generale che regrediscono spontaneamente nel giro di 24/48 ore.
In ogni caso un colloquio con il proprio medico soprattutto per chi soffre di allergie è fondamentale per evitare ogni possibile complicanza.
Lo scorso anno sono stati 764 i casi gravi da influenza confermata in soggetti ricoverati in terapia intensiva, e di questi 173 sono deceduti. Morti evitabili se si arrivasse a una copertura vaccinale tale da contrastare la diffusione del virus.