Le castagne vengono associate alla frutta secca ma sono molto diverse dal punto di vista nutrizionale, poiché sono ricche di amido e povere di grasso, sono un frutto atipico in quanto ricche di carboidrati complessi come i cereali.
Anticamente le castagne hanno rappresentato la principale fonte alimentare delle popolazioni montane durante l’autunno e l’inverno, tanto da essere chiamate pane dei poveri, si conservavano a lungo, si prestavano a moltissime ricette e addirittura venivano usate come moneta di scambio.
Viste le proprietà nutrizionali questo alimento di stagione dovrebbe essere presente sulle nostre tavole almeno tre volte alla settimana, soprattutto nei periodi di stress e stanchezza. Mangiare le castagne può rivelarsi, infatti, un rimedio naturale utile nei casi d’inappetenza o in quelli in cui si richiede un’alimentazione ricostituente. Senza contare che il loro potere energetico le rende perfette per chi pratica sport o svolge lavori particolarmente faticosi. Tuttavia, è proprio l’alta percentuale di carboidrati che rende le castagne un alimento abbastanza calorico da gustare con moderazione.
Oggi la farina di castagna di fatto non è più diffusa come un tempo, ma l’uso delle castagne in cucina si è molto ampliato, coprendo tutti i piatti, dall’antipasto al dolce.